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Tiger Wood Presto In Un Film A Luci Rosse Hollywood
Notizia pubblicata il 21 dicembre 2009
Categoria notizia : Spettacoli
I tradimenti di Tiger wood presto in un film a luci rosse. Ma negli Usa sbattere il gossip sullo schermo è sempre andato di moda. da Jake La Motta a Janis Joplin: tutte le perdizioni
Tiger Woods si appresta a diventare Tiger's Wood. Girato in fretta e furia, come sanno fare gli americani quando fiutano nell'aria la trama che il pubblico si aspetta, lo scandalo privato del best dei giocatori di golf finisce in un film a luci rosse dal titolo senza pudori, "Il legno di Tiger", che non dovrebbe risparmiare nulla della sex-story del campione e del suo affollatissimo stuolo di amanti. Nulla a che fare con un biopic, ma un parodistico porno-movie con rinomati divi del genere: Tyler Knight nella parte di Tiger, Kayden Kross a impersonare la vendicativa e luciferina moglie Elin Nordgren, che sembra ormai decisa a mettere la parola fine al matrimonio e procedere al divorzio, sostenuta dall'avvocato Scorrel Trope, principe dei matrimonialisti in quell'impareggiabile mercato dei resti nuziali che è Hollywood.
CI SARANNO anche le amanti, forse senza nemmeno il bisogno di farle interpretare da qualche starlet del genere, ma direttamente ingaggiate per esibirsi davanti alla macchina da presa. Per Tiger, si sa, il momento non è dei migliori e un segnale gli arriva dal fuggi fuggi degli sponsor, anche se per il momento tiene duro la Nike (che vuol dire un assegno di 40 milioni) e un paio di autorevoli associazioni di categoria lo hanno giudicato il miglior giocatore dell'anno, a distinguere tra le buche del green e il materasso. Di certo, Tiger è in buona compagnia. In America sono sempre andati in goduria per le parabole catastrofiche e scandalistiche a cominciare dallo sport. Basti pensare a quel sottogenere cinematografico che ha raccontato fasti e nefasti dei campioni della boxe, dal nemmeno troppo immaginario Toro Moreno/"Il colosso di argilla" di Mark Robson, a Rocky Graziano/"Lassù qualcuno mi ama" di Robert Wise al dissesto di Jake La Motta "Toro scatenato" di Martin Scorsese. La musica rock con i suoi eroi bruciati, ha alimentato un altro filone, da Bette Midler che nel '79 interpreta la curva distruttiva di Janis Joplin/"The Rose" all'autoconsunzione di Jim Morrison in "The Doors" di Oliver Stone. Hollywood le sue perdizioni le ha raccontate sempre con mediazioni, quasi sempre senza tirare in ballo direttamente i suoi divi dissoluti: dall'archetipo di "Viale del tramonto" di Billy Wilder a "Eva contro Eva" di Joseph Mankiewicz a "Il giorno della locusta" di Schlesinger. Via via, va detto, la palla è passata sempre più alla televisione.
Gli spettatori hanno saziato la voracità gossip seguendo quotidianamente delle vere e proprie series intitolate a O. J. Simpson, Mike Tyson, Farrah Fawcett e Michael Jackson. Da noi, più del cinema è stata la fiction a raccontare al pubblico medio-adulto della tv generalista le storie mélo di alcuni protagonisti già celebrati e mitizzati dalla stampa: Coppi e la Dama Bianca Giulia Occhini ne "Il grande Fausto" di Alberto Sironi con Sergio Castellitto e Ornella Muti, Soraya ripudiata dallo Scià Rehza Pahlevi nella miniserie di Ludovico Gasperini con Anna Valle che, a sua volta, dà il volto a Jacqueline Kennedy nella "Callas"/Luisa Ranieri diretta da Giorgio Capitani.
La politica? Calma e gesso
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