Le offerte più convenienti
Prenota gratis
Nessuna commissione

Thomas Biagi: a Bologna un’accademia per piloti

Notizia pubblicata il 28 dicembre 2009



Categoria notizia : Sport


Migliaia di chilometri percorsi a tutta velocità a caccia di trofei, perchè la passione non ha prezzo. Il bolognese Thomas Biagi ha chiuso la stagione in pista come l’aveva iniziata, con una vittoria. Per il 2010 ci sono alle porte grandi progetti, uno importante per la sua città natale.

Biagi, qual’è il suo bilancio della stagione appena conclusa?
«Direi più che positivo, ho guidato molto in quattro campionati diversi, centrando risultati importanti».
Prima in ordine di tempo l’esperienza in Speedcar.
«È stato emozionante gareggiare con leggende della Formula Uno come Alesi, Frentzen, Liuzzi, Jacques Villeneuve, si è creato un forte legame di amicizia tra noi tutti, senza contare che sono finito spesso sul podio. Ho conosciuto l’umiltà di grandi campioni, al suo esordio Villeneuve mi ha chiesto, visto che gli ero alle spalle in prova, se avevo qualche consiglio da dargli, gli ho detto che a mio avviso stava guidando troppo al limite, il giorno dopo dalla quindicesima posizione, l’ex campione del mondo ha centrato la pole e mi è venuto a ringraziare di persona, una scena che ricorderò per sempre».
Con i prototipi della Le Mans Series è andata ancora meglio, debutto con vittoria.
«E pensare che avevo provato la monoposto solo per trenta giri a Misano, ma a Barcellona tutto è andato per il verso giusto, ho gestito la gara e lasciato la vettura ai miei
compagni in prima posizioni ».
Nel campionato Fia GT ha corso per due case, all’inizio con la Ford Matech
«È stata dura, era una monoposto da sviluppare visto che era già predisposta per le regole 2010, ma mancava di molti cavalli rispetto alle concorrenti come la Maserati. Eppure a Silverstone siamo riusciti a centrare un ottavo posto assoluto e il primo di categoria».
Poi è stata la volta della Corvette del team di Luc Alphand.
«Il contratto è stato siglato con una semplice stretta di mano nei box della 24 ore di Le Mans, debbo ringraziare il proprietario Philippe Poncloix. Sono arrivati quattro
quarti posti, mentre nell’ulti - ma gara dopo la squalifica a Hezemans, a posteriori ha ottenuto un terzo piazzamento, anche se il trofeo deve essere ancora recapitato».
Il finale di stagione le ha regalato la vittoria nella 6 ore di Vallelunga, dove ha battuto Valentino Rossi.
«Pur essendo stato un bicampione del mondo di Fia Gt, debbo dire che quella vittoria mi ha regalato un enorme popolarità a livello mediatico, persone che prima non mi riconoscevano, ora si ricordano che sono il bolognese che ha battuto Valentino. L’ho ammirato in gara e mi sembra un buon pilota, fermo restando che sulle due ruote mi batte cento volte su cento».
I suoi progetti del 2010.
«Correre nuovamente con la scuderia Racing Box nella Le Mans Series, mentre sto valutando alcune proposte in Gt1 e del campionato Superstars che l’anno prossimo avrà una grande copertura televisiva nel nostro paese. Nel frattempo vorrei ringraziare alcuni sponsor che mi permettono di svolgere l’attività che amo: Carlo Chionna con suo marchio 9.2, l’Agr imaster
di Molinella, Forno d’Asolo e Original Parquet. Ma il progetto più grande e a cui tengo di più è per la mia amata Bologna».
Di cosa si tratta?
«A febbraio partirà una mia nuova società, creeremo un’accademia per i giovani e talentuosi piloti, daremo tutti gli strumenti necessario perchè siano pronti alle serie maggiori. Ho fondato una società con un’ingegnere che è stato per vent’anni alla Ferrari, stiamo cercando la sede più adatta a Bologna, magari in zona San Donato. Abbiamo progettato un simulatore di Formula Uno all’avanguardia , racchiuso in una vera e propria monoposto, metteremo a disposizione la nostra esperienza per i ragazzi che vogliono intraprendere questa carriera, tra l’altro allestiremo
la sede come un vero e proprio paddock. Sarà una grande opportunità per la nostra città, a cui porteremo un certo indotto, visto i talenti che arriveranno da tutta Europa».
In chiusura un suo parere sul prossimo campionato di Formula Uno.
«Sarà più spettacolare, con i grandi serbatoi sarà valorizzato il talento dei piloti, da piene a scariche le vetture saranno completamente differenti da guidare. All’inizio ci sarà un gap con le nuove scuderie, è un peccato che siano arrivate solo ora nel grande Circus. Schumacher? Si vedeva che gli mancavano le gare, sono convinto che sarà competitivo, il tedesco è sempre preparato
e non lascia nulla al caso».