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La variante ‘salva estate’ rischia di saltare
Notizia pubblicata il 26 gennaio 2011
Categoria notizia : Turismo
L’estate 2011 ha un grande punto interrogativo. La variante al piano spiaggia dovrebbe essere approvata oggi dalla commissione e domani il consiglio comunale dovrebbe dare l’ok. L’interrogativo resta nella burocrazia, dato che circa 400 pratiche provenienti da bagnini e chioschisti per l’intervento urbanistico sull’arenile, invaderanno gli uffici del Comune e della Sovrintendenza. Se non si riuscirà ad ottenere l’ok definitivo, molti operatori potrebbero ricevere sequesti dalla magistratura come quelli messi in atto la scorsa estate per diversi stabilimenti riminesi.
Giorgio Mussoni, presidente dei bagnini di Oasi Confartigianato, ha dichiarato: “Per noi è una corsa contro il tempo. Più che da parte degli uffici comunali, la preoccupazione viene dalle tempistiche della Sovrintendenza per il via libera paesaggistici. Quando arriveranno, da parte nostra gli interventi saranno ultimati in pochi giorni”.
Il Comune sta cercando di prevenire molti problemi per alleggerire la mole di lavoro che gli uffici dovranno effettuare tra febbraio e aprile. Verrà presa in considerazione dalla Direzione territorio e Direzione generale, la possibilità di spostare alcuni dipendenti dagli uffici tecnici che si occupano di lavori pubblici, al settore urbanistica. Per accelerare i tempi però, sarà necessaria anche la stretta collaborazione dei bagnini e chioschisti che devono procedere il più rapidamente possibile. Per pianificare l’ondata di pratiche, Antonio Gamberini, vicesindaco e assessore al Demanio si recherà a Ravenna presso la Sovrintendenza per cercare di pianificare al meglio.
Tra le varie novità, la pratica urbanistica che sostituisce il vecchio “Dia” dichiarazione di inizio lavori. Ora si dovrà presentare il “Scia” segnalazione di certificazione di inizio attività e in più sarà necessaria l’autorizzazione paesaggistica della Sovrintendenza. Sembra quindi che quello che è regolare al 100% riguarda cabine, spogliatoi e ombrelloni, mentre le passerelle, beach volley, camminamenti, bocce, zone d’ombra, giochi, fioriere e gazebi dovranno essere messi in regola con la domanda di intervento edilizio.
Gamberini, ha spiegato che la variante non è una sanatoria, perché se non si è in possesso del titolo paesaggistico i manufatti dovranno essere rimossi e gli operatori dovranno ripartire con l’iter.
Salvo imprevisti, il tutto dovrebbe essere pronto per la metà di maggio, proprio quando la stagione sta per iniziare. Incrociamo le dita.