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Bologna Teatro. Dagli orfanotrofi dell’Est al palcoscenico

Notizia pubblicata il 10 gennaio 2009



Categoria notizia : Spettacoli


VENGONO dagli orfanotrofi di Bosnia e Albania, hanno studiato da attori teatrali e salgono in questi giorni sui palcoscenici della regione per raccontarsi e prepararsi alla vita dopo l’istituto. Trenta ragazzini tra i 10 e i 15 anni, provenienti dalle città di Tuzla e Scutari, sono i protagonisti dello spettacolo.

Tutti i grandi sono stati bambini, che va in scena stasera al teatro Asioli di Correggio (Reggio Emilia) e domani (ore 16) al Testoni di Casalecchio di Reno (Bologna). È il frutto del progetto di cooperazione decentrata “I Monelli”, promosso dall’Ufficio cooperazione internazionale del Comune di Modena con diversi partner, tra i quali Emilia Romagna Teatro, Arci e Teatro Due Mondi di Faenza.
LA SCOMMESSA è far emergere attraverso il teatro il vissuto quotidiano dei ragazzi, e offrire loro un’occasione di condividere e rielaborare le loro storie come tappa di un cammino verso l’integrazione nella società. «Per la maggior parte — spiega Alberto Grilli, regista dello spettacolo — questi giovanissimi attori non sono in realtà orfani, ma minori abbandonati dai genitori o tolti alle famiglie d’origine. In Bosnia e in Albania il loro destino è ancora l’orfanotrofio...».
FARE teatro, intanto, serve a crescere. «Nello spettacolo i ragazzi si immaginano in viaggio verso altri pianeti, come tanti Piccoli Principi della fiaba di Saint Exupery. Su questi pianeti incontrano diversi adulti, imparando a conoscerne pregi e difetti, e raccontano così il loro sguardo sul mondo che li aspetterà fuori dagli orfanotrofi». Per mettere a punto lo spettacolo, il regista e due attori del Teatro Due Mondi hanno condotto due laboratori a Tuzla e altri due a Scutari.
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