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Proposto il “Tavolo di concertazione sull’edilizia”
Notizia pubblicata il 17 novembre 2010
Categoria notizia : Fatti Curiosi
Ieri è stata stipulata l’alleanza tra Cna, Feneal Uil, Ance Rimini, Consulta delle professioni tecniche, Confartigianato, Filca Cisl, Confcooperative, Fillea Cgil e Legacoop i quali ad unisono hanno rivendicato il “Tavolo di concertazione sull’edilizia” che affronta i problemi della crisi ediliza che minaccia il settore di Rimini.
Il “Patto del mattone” chiede alla pubblica amministrazione, maggior sviluppo e sicurezza per i lavoratori, pià attenzione alle imprese, professionisti, lavoratori e più appalti. Facendo un paragone con i dati nel periodo aprile-giugno 2010 con l’anno 2009, le imprese iscritte alla Cassa mutua edile erano 962 e quest’anno sono diventate 919, i dipendenti sono passati da 4.400 a 4.238 mentre i bandi in regione per appalti pubblici di lavori edili sono solo 12. Un dato molto preoccupante se paragonato al primo classificato Parma (54) o anche al penultimo in classifica (visto che Rimini è all’ultimo posto) Forlì-Cesena con 25.
Il settore delle attività libero-professionali è in ginocchio dato che molti studi sono stati costretti a ridurre o perfino interrompere le collaborazioni con i giovani professionisti iscritti che non sono tutelati da nessun ammortizzatore sociale.
Il ‘tavolo edile’ non risparmia commenti critici sul Comune, per l’aumento degli oneri di costruzioni, come per quelli sulla monetizzazione delle aree verdi e dei parcheggi, la domanda sempre più usuale, da parte delle aziende di pubblico servizio, di somme altissime per il potenziamento impiantistico che non rientra nel perimetro dei piani particolareggiati, evidenziati anche i problemi che vengono affrontati ogni giorno dai tecnici che si devono confrontare con le amministrazioni per l’interpretazione delle normative.
E’ stato fatto un appello alle banche per abolire i vincoli del patto di stabilità interno, nonostante la crisi finanziaria recente. Ance e costruttori hanno ammesso che ultimamente certe situazioni si sono sbloccate, per i piani particolareggiati bloccati, grazie all’assessore Biagini, al dirigente Fattori e al consulente Fabbri, 25 sono stati messi in moto ma c’è ancora molto da fare visto che ne rimangono inveasi una ventina.