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Per gli hotel di città un 2009 negativo in discesa prezzi medi e occupazione

Notizia pubblicata il 09 marzo 2010



Categoria notizia : Hotel


Persi tre punti di occupazione, che si sommano ai tre lasciati sul campo nel 2008. Ma nel quarto trimestre torna il segno più in collaborazione con Trademark Italia

Occupazione e prezzi medi in discesa per il secondo anno consecutivo. È il (magro) bilancio degli alberghi di città italiani fotografato da Italian Hotel Monitor di Trademark Italia. Gli effetti della crisi sono pesanti, nonostante un quarto trimestre che ha consentito di recuperare, almeno in parte, le pesanti perdite subite nella prima parte dell'anno. Il bilancio finale per il 2009 evidenzia, a 1 ivel lo complessivo, una perdita di 2,7 punti di occupazione con un contestuale calo del prezzo medio del 3,5%. Un dato che si somma a quello, già negativo, di fine 2008. In due anni, gli alberghi dei maggiori capoluoghi di provincia italiani hanno lasciato per strada ben cinque punti di occupazione (passando dal 66,4% di fine 2007 al 61,4% di fine 2009), registrando nel contempo una sensibile riduzione del prezzo medio di vendita delle camere.
Il calo dell'occupazione ha colpito tutte le fasce del mercato, anche se in misura più mancata per i 4 e 5 stelle e più contenuta per i 3 stelle. Per quanto riguarda il prezzo, invece, il segmento del lusso ha mostrato una tenuta maggiore, registrando a fine anno addirittura un incremento nelle tariffe medie di oltre tre punti percentuali. Un segno di come, a differenza dei colleghi delle categorie inferiori, i direttori dei 5 stelle abbiamo in larga parte preferito perdere traffico piuttosto che cercare di tenere alta l'occupazione facendo leva sulla riduzione dei prezzi. Una scelta motivata dalla ridotta sensibilità al prezzo da parte della clientela alto-spendente e dalla consapevolezza del fatto che - a crisi passata - tornare ad alzare le tariffe non è affar semplice. Un anno a più volti II 2009 si può dividere in tre grandi fasi.
La prima, iniziata in coincidenza con l'esplosione della crisi economica mondiale a inizio ottobre 2008, ha visto un progressivo erodersi di prezzi e occupazione medi con cali pesanti soprattutto nel primo trimestre del 2009.1 mesi di luglio e agosto, invece, sono stati quelli che hanno fatto registrare le prime inversioni di tendenza e comunque un generale calo delle ampiezze dei segno meno. L'ultimo trimestre, infine, pur confrontato con quello drammatico di fine 2008, ha mostrato evidenti segnali di ripresa, anche se lenta. È stato soprattutto il movimento turistico a salvare i bilanci degli alberghi di città, che hanno invece sofferto il sensibile calo della clientela business. Prova ne sia il confronto tra ì consuntivi di Roma e Milano. La prima, dove prevale il segmento leisure, chiude l'anno con perdite contenute, mentre la seconda, meta tipicamente business, registra flessioni pesanti sia sul fronte tariffario sia su quello occupazionale. Riparte il business II traffico business, peraltro, ha mostrato nel quarto trimestre buoni segni di ripresa. Molte delle destinazioni tipicamente commerciali hanno registrato tassi di occupazione in crescita: Milano +1,6, Torino +3,2, Bergamo+4,7 ecc.