
La Tartatuga Gea sarà liberata
Notizia pubblicata il 05 ottobre 2011
Categoria notizia : Fatti Curiosi
Luogo : Riccione
Questa tartaruga stava avendo un gravissimo principio di Annegamento, ma sono stati molti gli sforzi che anno contribuito alla sua guarigione, e ora è arrivato il momento di rilasciarla in libertà.
La malcapitata tartaruga ha passato un brutto quarto d'ora, con il principio di annegamento che avrebbe potuto portarla alla morte. La tartaruga è stata ripescata e soggetto ad una settimana di terapia intensiva presso l'Associazione Benessere Animale (ABA). I 3 mesi successivi a questa terapia sono stati trascorsi dalla testuggine presso la Fondazione Cetacea. La tartaruga è stata chiamata Gea, e per la prossima domenica (9 ottobre) alle ore 11 sarà rilasciata presso il bagno 44-42 a Riccione, dove avrà la possibilità di ritornare presso il suo amato mare, e sarà seguita comunque grazie ad una trasmittente satellitare. Gea è una tartaruga lunga 85 cm, con un peso approssimativo di 90 Kg. La sua specie di appartenenza è Caretta Caretta, ed è una femmina molto produttiva e grande per la sua specie, infatti la sua capacità di produzione è di 200 uova all'anno. Nell'anno passato la povera Gea era stata una involontaria vittima di reti a strascico in una battuta di pesca. Una volta recuperata è stata portata presso il largo di Cesenatico, e portata subito presso la fondazioni cetacea di Riccione dove Giordano Nardini dell'ABA ha potuto correre ai ripari. Nella tartaruga sono state riscontrate da subito condizioni estremamente gravi, infatti era in coma, con un principio di annegamento. Per 7 lunghi giorni la povera Gea ha lottato tra la vita e la morte, nonostante i medici facessero tutto il possibile per strapparla da questa situazione. Dopo 7 giorni finalmente è uscita dal suo stato comatoso, in questo modo ha potuto riprendersi in una vasca marina, senza più necessità di alimentarsi con i farmaci. Ora finalmente è giunto il momento per lei di poter ritornare a casa. Viste le sue grandi dimensioni ora Gea sarà utile anche alla ricerca, perché le verrà collocato un ricevitore satellitare, che seguirà i suoi movimenti, segnando anche la temperatura dell'acqua e le latitudini, nonché le apnee che la tartaruga svolgerà nel mare. Si presume che con l'arrivo del freddo Gea si sposterà verso il sud, ovvero le spiagge del Nord Africa, dove trascorrerà grande parte dell'inverno, per poi ritornare nel nostro mare nel periodo estivo. Questa specie di animali vive principalmente di granchi, piccoli pesci, molluschi e crostacei di vario genere. Si spera che prima di arrivare nel mare adriatico, Gea riesca a depositare centinaia di uova o in Turchia, o in Grecia.