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Hotel a tariffe congelate per la stagione 2009. Sarà questa la strategia di diversi albergatori

Notizia pubblicata il 28 dicembre 2008



Categoria notizia : Turismo


PER GLI albergatori di Cattolica il vero Capodanno 2009 potrebbe arrivare a fine gennaio, ma questa volta il turismo non c’entra niente. Si tratta della data prevista per l’approvazione in consiglio comunale delle nuove norme urbanistiche previste nel futuro piano strutturale comunale dove gli operatori, per combattere la crisi, attendono risposte nero su bianco alle loro richieste in materia di ristrutturazione.

Di fatto gli operatori chiedono che i 150 mq di bonus previsti dall’amministrazione come nuovi spazi di ampliamento degli hotel non siano spalmati sui vari piani dell’albergo, come la norma iniziale, ma siano inclusi in un solo piano (per cucine, sale, saune, sale massaggi e benessere, area ingresso). Inoltre gli albergatori chiedono che sia garantita maggior libertà di manovra per chi vuol ampliare i servizi come i bagni ad esempio per alzare il livello qualitativo delle proprie strutture.

«Abbiamo alcune strutture che sono rimaste invariate a 30-40 anni fa _ spiega Maurizio Cecchini (nella foto), presidente dell’associazione albergatori _ ma la clientela è cambiata ed ha esigenze diverse. Per noi ampliare i bagni è un ampliamento di servizio, e non di camere. Ci attendiamo che venga recepito tale segnale. Nonostante la crisi c’è chi è pronto ad investire per mantenersi competitivo sul mercato. D’altronde solo in questo modo possiamo rispondere ad un mercato in continua evoluzione». Per il momento sono appena 4 le domande di intervento sugli hotel da parte degli albergatori della città giunte sui tavoli tecnici comunali in questi ultimi mesi del 2008. D’altronde ci sono timori anche per la prossima stagione: «L’anno scorso alla vigilia della stagione estiva eravamo tutti preoccupati _ spiega Cecchini _ poi grazie anche al bel tempo siamo riusciti ad avere un trend positivo. Il nostro tipo di clientela a target familiare ci fa ben sperare. Difficilmente una famiglia con bambini rinuncerà alla vacanza al mare di 6-7 giorni. Ma stiamo mettendo in campo anche strategie per garantirci questa nicchia. Molti di noi lasceranno invariate le tariffe rispetto all’anno scorso. Anche questo sarà un segnale forte».

foto by http://www.flickr.com/photos/mecrip