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La Donati si affida alla legge del taglione
Notizia pubblicata il 28 ottobre 2010
Categoria notizia : Fatti Curiosi
La superdirigente comunale, Direttore alle risorse finanziarie, Marisa Donati ha inviato nei giorni scorsi, una lettera a dir poco traumatizzante al sindaco e agli assessori. Nel messaggio, viene presentata una lista lunghissima di tagli molto pesanti e l’incremento sulle tariffe per i servizi a domanda individuale.
L’assessore al Bilancio, Antonella Beltrami, ha confermato che i soldi non ci sono, visto che nel 2011, i trasferimenti da Roma saranno drasticamente diminuiti, con 10milioni di euro in meno. Altri assessori, quando hanno letto la lettera, sono rimasti impietriti. Uno ha scritto in forma anonima: “Scherziamo? Piuttosto che tagliare certe cose essenziali, sarebbe meglio eliminare certi assessorati”. Un altro commento dichiara: “La Donati è una nostra dipendente, decidiamo noi le politiche di bilancio, non lei”.
Ecco una lista dei tagli ‘con l’accetta’ proposti dalla Donati per evitare il collasso: Riduzione della spesa di personale di più di un milione sul 2010, riduzione di 6 milioni di euro sulle spese che riguardano attività come la pubblica istruzione, vigilanza urbana, sociale, patrimonio pianificazione, turismo, attività economiche, cultura, economato, sport, affari generali, pari opportunità e giovani. Riduzione del 20% (2,5 milioni) delle spese di gestione del territorio come pubblica illuminazione (acquisto di energia verde, riduzioni di prestazioni e/o attività, rivisitazione di contratti pluriennali in essere ecc.), verde ed edifici comunali. Riduzione di 38.000 euro, delle spese dell’autoparco comunale. Riduzione a zero degli incarichi di ‘studio, ricerca e consulenza’. Riduzione di 776.000 euro di tutte le spese relative a mostre, rappresentanza, pubblicità e pubbliche relazioni visto che non possono superare in totale il 20% dello stanziamento del 2009 che era di 971.145 euro. Infine la riduzione delle spese di formazione del personale e delle missioni del 50% ovvero 127.000 euro.
Oltre alle riduzioni dovranno essere garantite le entrate ipotizzate sui tributi, concessioni, parcheggi, affitti attivi, cosap e rette, per un aumento minimo del 15%. Se ciò non avverrà i budget di spesa potrebbero subire un ulteriore diminuzione.
La Beltrami ha affermato che sarà molto difficile incrementare queste tariffe visto che sono state ‘stirate’ già al massimo, potrebbero essere racimolati fino a 5-600 mila euro con l’aumento dei piccoli servizi a domanda individuale come trasporti scolastici, rette di scuole e asili, ingressi agli impianti sportivi e refezioni, ma ciò non raggiungerà mai i 10milioni di euro necessari per colmare il buco finanziario.