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Dopo le 22 vietato vendere alcol da asporto

Notizia pubblicata il 20 maggio 2009



Categoria notizia : Night Life


DOPO anni di mediazioni e patti, che non sono serviti però a placare il malcontento dei residenti della zona, l’amministrazione comunale ha deciso di adottare definitivamente il pugno di ferro nei confronti degli street bar che circondano il centro di Milano Marittima

La nuova ordinanza sulle ‘Misure a tutela del decoro e della sicurezza urbana nel centro di Milano Marittima’ entrerà in vigore giovedì 28 maggio e cesserà i suoi effetti il 30 settembre prossimo.

Non ci saranno più deroghe, tutte revocate, e i titolari degli ‘street bar’ dovranno spegnere gli apparecchi sonori entro le 24, esclusi radio e televisori la cui sorgente sonora non superi i 20 watt.

Anche gli apparecchi dotati di amplificatori, poi, superate le 22, potranno restare accesi solo entro la soglia limite dei 20 watt. Ma la misura più drastica è forse quella sulla vendita di bevande alcoliche nel ‘perimetro’ degli stree bar.

Dalle 22 alle 6, infatti, esercizi commerciali, laboratori artigianali e distributori automatici di bevande non potranno fornire alcolici da asporto. Dalle 22, quindi, gli unici alcolici vendibili saranno quelli consumati nei locali.

SEMPRE per arginare il degrado degli ultimi anni l’ordinanza vieta inoltre l’abbandono per strada e su aree pubbliche di carta, bottiglie, lattine e altri contenitori di vetro e non, residui di consumazioni o altri rifiuti.

Per limitare l’inquinamento acustico il provvedimento fissa anche orari precisi in cui smaltire il vetro negli appositi contenitori della raccolta differenziata: dalle ore 8 alle 13.30 e dalle 16 alle 22. La linea dura è motivata da vari passaggi contenuti nell’ordinanza siglata dal sindaco.

I comportamenti «degenerativi denunciati ripetutamente da parte di cittadini e turisti della zona con varie forme di protesta e numerosi esposti, anche a mezzo stampa, si concretizzano in: schiamazzi, assembramenti chiassosi, occupazioni improprie della sede stradale e degli spazi pubblici antistanti le abitazioni private, intralci alla libera circolazione di mezzi e persone, deposito di rifiuti di qualsiasi natura, abbandono di bottiglie e bicchieri, soddisfacimento di esigenze fisiologiche che talora avviene a ridosso degli accessi di pertinenza delle abitazioni e degli esercizi commerciali, rumori derivanti dalla musica ad alto volume che si propaga all’esterno di taluni pubblici esercizi». Le trasgressioni alle suddette regole comporteranno sanzioni pecuniarie da 25 a 500 euro.

Alla seconda infrazione nello stesso anno solare scatterà la sospensione dell’attività per un periodo massimo di tre giorni.

LE ASSOCIAZIONI di categoria non sono soddisfatte. «Considero un grande errore da parte dell’amministrazione comunale la scelta di far spegnere a mezzanotte la musica nei locali del centro di Milano Marittima, dato che quella zona inizia a vivere in quelle ore».

Non usa mezzi termini il direttore dell’Ascom cervese Cesare Brusi nel commentare i contenuti della nuova ordinanza sugli street bar.

«Stiamo attraversando un difficile periodo di crisi che speriamo finisca presto, mentre con questo provvedimento faremo un grande favore alle località limitrofe, dove i limiti non sono così restrittivi».

foto by http://www.flickr.com/photos/dainsandoval/