Le offerte più convenienti
Prenota gratis
Nessuna commissione

Multe fino a duemila euro. Misure per contrastare gli eccessi di decibel dei locali

Notizia pubblicata il 02 aprile 2008



Categoria notizia : Turismo


INCALZA l'estate, anticipata dai due appetitosi ponti primaverili, e l'arrivo della bella stagione riporta al centro della scena la delicata questione degli street bar di Milano Marittima. Chi tra questi non dispone di strutture interamente coperte, in pratica la quasi totalità  dei locali in questione, da circa un anno é costretto a spegnere casse e amplificatori entro le 0.30. Gli altri alle 2

A fissare i paletti contro il dilagante baccano sonoro fu un'ordinanza emessa dalla giunta comunale nel maggio dello scorso anno, dopo le continue lamentele di residenti e operatori del centro di Milano Marittima, portati al limite della sopportazione dal frastuono prodotto dai potenti impianti degli street bar, nonchè da qualche episodio sgradevole avvenuto alle prime ore del mattino, quando spesso il tasso alcolico e la stanchezza hanno la meglio sulla ragione.

«Stiamo lavorando ad una nuova ordinanza - fa sapere l'assessore alle attività  produttive Mariano Dellachiesa - che entrerà  in vigore il prossimo 21 aprile. Proprio con l'obiettivo di percorrere la migliore strada praticabile, abbiamo prorogato la precedente ordinanza, scaduta il 3 marzo, di oltre un mese. Per ora non possiamo aggiungere di più perchè la giunta, in vista delle imminenti elezioni politiche, ha deciso di rinviare qualsiasi conferenza stampa». Il tema, d'altra parte, si presenta assai spinoso. D opo la battaglia contro la 'repressione' avviata dagli street bar a suon di serrate, manifesti e sfottò rivolti agli amministratori, e proseguita per via legale, i primi difficilmente sopporteranno in silenzio un'altra estate ritmata da orari e incassi ridotti.

L'AMMINISTRAZIONE, dal canto suo, vuole evitare di ritrovarsi con un'altra miccia accesa in mano in piena estate, stritolata tra le legittime esigenze di chi a Milano Marittima insegue il 'quieto vivere', e chi continua ad eleggerla tra le mete del divertimento notturno. E, soprattutto, vuole evitare di finire sui quotidiani nazionali, come avvenne lo scorso anno, come amministrazione che non permette ai giovani di divertirsi. Proprio per questo si vuole evitare lo scontro con l'intera categoria. «Dato che non tutti i locali hanno ignorato le nostre regole - prosegue Dellachiesa - d'ora in poi stringeremo accordi singoli con ogni gestore, in modo che a pagare sarà  soltanto chi infrangerà  la nuova ordinanza, assumendosi le proprie responsabilità , e non tutta la categoria». A questo approccio 'personalizzato', si contrapporrà , a sentire le voci che girano insistentemente per il Palazzo, un inasprimento delle sanzioni pecuniarie che, dalle poche centinaia di euro attuali, potrebbero toccare nei casi più gravi i 2000 euro.
(foto di http://www.flickr.com/photos/yewenyi)