Forli Enrico Berti. Quante storie nel pollaio della nonna
Notizia pubblicata il 19 gennaio 2009
Categoria notizia : Spettacoli
UNA SERIE di racconti, anzi di storie riferite alla Romagna di ‘ieri’ è il contenuto di ‘Il pollaio della nonna’ del bertinorese Enrico Berti. Il lavoro dei campi, la stalla con gli animali, le battute dialettali simpaticamente corrosive e sintetiche dei ‘vecchi’ romagnoli segnano percorsi di vita all’insegna di sani valori della vita e ritmi semplici e consueti nell’esistenza giornaliera, sconvolti, agli inizi degli anni ‘40, dalla guerra.
‘IL POLLAIO della nonna’ (edizioni il Ponte Vecchio) è anche il titolo del primo racconto in cui si descrivono i rapporti fra animali ed esseri umani, struttura del pollaio, la presenza non solo di galline, ma anche di tacchini, faraone , anatre e poi le uova, la ‘cova’, la nascita dei pulcini. Lo scrittore si sofferma anche su alcuni personaggi di Bagnarola, nella ‘Bassa’, coi quali è vissuto durante l’infanzia.
Si alternano quindi Gidio (il garzone), Menghino (compagno di giochi dell’autore e nella cattura dei fagiani), la nonna Luigia (un tipo sanguigno di arzdôra, ma con un cuore grande e generoso), il nonno Giglio (un uomo sempre attento ai suoi buoi), la zia Alvira, la Zoppina. Nei ricordi non mancano quelli relativi alla guerra, ai bombardamenti, alle fughe nei rifugi, ai momenti di terrore delle persone che cercano di trovare un riparo al bestiame.
A questi racconti si aggiungono pagine di diario del padre di Berti, ufficiale durante le giornate tragiche e piene di incertezza dopo l’8 settembre e il successivo trasferimento dei militari in campi di concentramento.
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