L’università di rimini, una realtà sempre più importante

Quest’anno le nuove matricole del polo universitario di Rimini superano di poco le 1807 dello scorso anno accademico, un risultato eccezionale se si fa un tuffo nel passato, precisamente nel 1994, quando il polo iniziò il suo primo anno accademico con appena 77 matricole e un paio di corsi di laurea.

Per raggiungere questo risultato, l’università ha messo in campo grande impegno e gli investimenti necessari. Negli ultimi 15 anni il miniestero dell’Istruzione ha speso quasi 26 milioni di euro (per l’ex Palace 5,8) e altri sono previsti per i prossimi anni. Nonostante Rimini resta sotto la dipendenza dell’Università bolognese è diventato un campus completo, con più di 6.000 iscritti, 8 facoltà, 18 corsi di laurea e specializzazioni in aree sociali, umanistiche e scientifiche.

Le lezioni una volta si tenevano in spazi improvvisati come nei cinema ma ora sono già una trentina gli edifici universitari situati nei diversi angoli del centro, dalla sede in via Angherà, cuore dell’università riminese, alle aule a palazzo Alberti fino alla biblioteca in via Vittime civili di guerra. Il centro di Rimini si è trasformato, molti appartamenti sono stati affittati agli studenti e sono stati aperti bar e locali. Hanno beneficiato anche numerose aziende che hanno iniziato stage e tirocini per assumere personale specializzato attingendo da via Angherà.

Cantelli Forti ha spiegato che giovedì si incontrerà con i rappresentanti della Società italiana di Medicina nucleare per riuscire ad organizzare il convegno annuale a Rimini. Sono tante le fiere e i congressi (come Ecomondo) a cui ha contribuito l’ateneo.