Rimini, é l'avvio più lento da 12 anni Dopo 6 giornate un dato indicativo
Notizia pubblicata il 30 settembre 2008
Categoria notizia : Sport
LE PARTENZE al rallentatore non piacciono a nessuno, tanto meno se la storia di questi anni ti ha abituato ad altri ritmi a inizio stagione. Il Rimini della gestione Cocif, dal '94 ad oggi, ha sicuramente abituato molto bene il popolo biancorosso, quel popolo di tifosi che attualmente non può che storcere il naso ora quando va a guardare la classifica.
Cinque punti in sei gare non rappresentano di certo un gran bottino. Andando indietro con la memoria, la stagione con un avvio peggiore é quella '95-'96 col compianto Ivano Gavella al timone e il campionato é quello di C2: il Rimini di allora in sei giornate riuscì a racimolare solo 3 punti, poi chiuse al settimo posto a quota 46.
CINQUE PUNTI in sei gare, analogamente a quest'anno, i biancorossi li misero insieme la stagione successiva, quella iniziata in panchina da Florimbi e terminata da Russo. In quell'annata il debutto biancorosso fu segnato da una sconfitta a tavolino, quella col Tolentino che sul campo non aveva battuto il Rimini (1-1), messo ko invece dal giudice sportivo per aver schierato un giocatore squalificato (il difensore Cosimo De Blasio).
Poi solo inizi di buon spessore per la formazione adriatica, considerando anche che in quei duri anni di C2 il Rimini era sempre partito come candidato numero uno alla promozione. Storici quei 19 punti ottenuti nelle prime sette gare della stagione 2001-'02 con Franco Bonavita a comandare le operazioni (dopo il sesto turno, nel dettaglio, cinque vittorie e un pareggio, quindi 16 i punti).
L'AVVENTURA di Leonardo Acori in biancorosso non si era aperta, nella stagione 2002-'03 in C2, con un rendimento molto più alto di quello attuale: 7 punti in sei gare in quell'annata che poi, però, consegnò la promozione in C1 via playoff al Rimini. E in serie B? Al debutto nel 2005-'06 da matricola furono 6 i punti messi insieme da capitan Ricchiuti e compagni dopo i primi 450' in campo, dunque uno appena in più di oggi: tre pareggi, una vittoria e due sconfitte, fra le quali una 'dolorosissima' con il Cesena (poi negli ultimi due tornei cadetti sono stati però prima 8 e poi addirittura 11 i punti messi nel carniere alla tornata numero 6).
INSOMMA, nemmeno Acori é sempre partito a razzo e poi dopo così poco non é ancora il momento dei 'processi', di giudizi facili fatti più di sensazioni che di certezze. Del resto, non é stato neanche un avvio distastroso quello di Selighini. Ciò che é certo però é che sabato prossimo, dopo tante critiche e tanti malumori, i biancorossi saranno attesi a un moto d'orgoglio sul campo dell'Ancona che ieri, peraltro, ha perso 1-0 nel posticipo a Frosinone e si presentarà a pari col Rimini in classifica.