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Più ‘Luce’ alla Storia riminese
Notizia pubblicata il 10 maggio 2010
Categoria notizia : Cultura
Grazie al volume di 400 pagine in formato grande, di Angelo Turchini, docente di Archivista generale all’Università di Bologna con sede a Ravenna gli studiosi potranno scavare nelle radici storiche riminesi fra il XII e il XV secolo.
Il materiale è ordinato e corredato minuziosamente grazie ad un indice dei luoghi e nomi ed un ricco corredo iconografico, che ne facilitano la consultazione.
Potrà essere quindi ricostruita la storia riminese alla fine del Medioevo, nell’età dei comuni e delle signorie. Sarà approfondito l’Archivio di Stato di Rimini, ricostruito 10 anni fa nel ‘99 i cui contenuti erano esposti nella mostra “L’antico Archivio del Comune di Rimini e dei Malatesta” l’anno scorso ad ottobre.
Nel volume sono registrate le istituzioni e la loro sedimentazione, il registro completo dei “Cartulari”, che contenevano scritture e documenti giuridici collegati ad attività preatiche, del Comune (dal 1165 al 1249) e dei Malatesta (dal 1186 al 1399). Nello scontro fra le massime autorità religiose e politiche, si è affermato il Comune grazie all’accentramento papale e l’autonomia fra fazioni e partiti visto che le autorità si rifiutavano di aderire alla normativa antiereticale imperiale papale.
Nel volume sono racchiusi anche i documenti conservati nell’Archivio Segreto vaticano e le norme per lo svolgimento dell’amministrazione nell’esercizio degli affari quotidiani contenute nei primi Statuti del Comune di Rimini (all’inizio del 1200).
Per riuscire a tenere in pugno il governo della città, i Malatesta, hanno creato lo Statuto del 1344 per incidere sull’amministrazione e organizzazione comunale, sia nell’ambito amministrativo, legislativo che giudiziario.
Le appendici del volume fanno luce sulla nascita dell’Inquisizione dal 1259, sui sigilli comunali e malatestiani e sull’eresia dei Patari a Rimini nel 1200.