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Guerra agli sprechi, multe in arrivo
Notizia pubblicata il 27 settembre 2007
Categoria notizia : Cultura
Polizia municipale e Forestale in azione: si rischiano sanzioni fino a 500 euro
ALL'INIZIO dell'estate il Comune aveva deciso di no.
Niente ordinanza antisprechi, tanto chi controlla? Adesso, invece, l'ordinanza arriva. Ridracoli é agli sgoccioli.
E i controlli? "Ci saranno, ci saranno-assicura l'assessore all'ambiente Palmiro Capacci -. Abbiamo 98 agenti e poi gireremo la nostra ordinanza anche alle forze dell'ordine e all'Arpa".
Già , perchè da ieri l'ordinanza della Regione che limita i consumi per salvaguardare il bacino di Ridracoli diventa realtà : gli uffici di viale Aldo Moro a Bologna hanno girato il testo a tutti i Comuni che hanno cinque giorni di tempo per emettere i provvedimenti 'locali'.
CHI SPRECA rischia multe salate.Le violazioni si possono pagare care, fino a 500 euro. E le restrizioni imposte sono tante e sono valide fino al 30 novembre: "Anche se piovesse in questi giorni-ragiona Capacci-la situazione non cambierebbe di una virgola. Le falde tirano, Ridracoli é ai minimi storici: qua serve molto di più di un semplice acquazzone. Ecco perchè il provvedimento é così esteso".
Tre i punti fondamentali su cui il documento-che tutti i Comuni del comprensorio dovranno applicare-insiste: si interviene sulle aziende che sfruttano grossi volumi di acqua (l'indicazione parla di prelievi maggiori di 8 litri al secondo), sui campi da gioco (calcio, tennis) e su giardini e orti che richiedono grandi irrigazioni, ma anche sui privati cittadini. Nel mirino chi riempie le piscine allacciandosi alla rete idrica pubblica ma anche chi lava l'auto. Soltanto nelle ore notturne, invece, verrà ridotta la pressione nelle tubature dell'acqua.
GLI STOP ai prelievi nelle ditte o in altre grandi realtà verranno concordati caso per caso insieme a Hera, in modo da non danneggiare il ciclo produttivo ed escludendo le utenze indispensabili come gli ospedali.
La polizia municipale presterà inoltre particolare attenzione, nei controlli, ai giardini mentre alla Forestale toccherà vigilare sulle piscine e sull'agricoltura. In questo caso esiste anche un'ordinanza che vieta i prelievi dai fiumi: "La pratica purtroppo é diffusa-ragiona Giovanni Naccarato, comandante del comando provinciale del Corpo -.
Pensare che in un unico giorno di controlli abbiamo riscontrato cinque prelievi abusivi dal Bidente. La situazione é grave, c'é una fortissima crisi idrica ma queste pratiche vanno combattute".
Senza Ridracoli, al comprensorio resterebbero soltanto i pozzi e qualche sorgente:circa 10mila quelli privati, che hanno però dimensioni modeste; 64 quelli 'pubblici' a fronte di 11 gallerie drenanti e 124 sorgenti.
"Siamo davvero al limite-chiude Capacci -. Ora possiamo solo applicare con severità l'ordinanza e aspettare che entrino in funzione i potabilizzatori mobili che renderanno possibile bere l'acqua del Canale emiliano-romagnolo. Questo dovebbe avvenire".
foto by Namona