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Presentato il cartellone del Teatro delle Muse. Il via il 22 gennaio
Notizia pubblicata il 06 novembre 2009
Categoria notizia : Cultura
Sarà pur vero che le sostanze sono limitate, molto limitate: ma nonostante ciò le Muse liriche non demordono, presentano un cartellone di spettacoli per il 2010 di stimolante qualità. L’appuntamento per il via ufficiale è stato ieri al Ridotto del teatro alla presenza del Sindaco Gramillano, della presidente della Provincia Casagrande e del direttore artistico Alessio Vlad, che ha presentato la stagione, stimolante quant’altre mai per originalità di scelte e per presenze artistiche di gran vaglia.
Vediamolo dunque nel dettaglio, questo programma della nuova stagione lirica delle Muse, peraltro già diffuso in precedenza nelle sue linee essenziali. Il primo appuntamento (22 e 24 gennaio) è con l’attesissimo dittico contemporaneo che affidato alla bacchetta del grande Bruno Bartoletti allinea due piccole squisitezze, l’una di Paul Hindemith, ovvero “Hin und Zurück (Andata e ritorno), uno “Sketch con musica” sul libretto dello scrittore e cabarettista Marcellus Schiffer (lo stesso del fortunato - anche alle Muse - “Novità del giorno”); l’altra di Maurice Ravel (su libretto di Franc Nohain), ovvero “L’heure espagnole” (L’ora spagnola), commedia musicale in un atto che con “L’enfant et les sortilèges” esaurisce l’impegno nell’opera del compositore del “Bolero”. La prima, operina in miniatura (ma con ben sei personaggi e una voce) della durata di non più di un quarto d’ora, intinta in una sorta di spassoso gusto dell’assurdo in stile Woody Allen ante litteram; la seconda (cinque personaggi ben delineati - tra gli interpreti, Sonia Ganassi e Nicola Alaimo - per cinquanta minuti all’incirca d’ascolto), aperta a un umorismo simpaticamente grottesco e marionettistico, che nell’intento moralistico finale sembra quasi ispirarsi al “Falstaff” verdiano.
Mariella Devia, Giuseppe Filianoti, Marianna Pizzolato e Alex Esposito sono i protagonisti di spicco dell’attesissima “Lucrezia Borgia” donizettiana (19 e 21 febbraio) che “compensa” in termini di tradizionale bel canto la sfaccettata vocalità dell’accoppiata precedente.
Completa l’offerta operistica (19 e 21 marzo) quel prezioso e avvincente “Don Giovanni” di Mozart del “Lauro Rossi” della scorsa estate - che pochi fortunati hanno visto -, da annoverare tra i più recenti capolavori a firma di Pier Luigi Pizzi: con il ritorno gradito del baritono di colore Nmon Ford, con Carmela Remigio e Andrea Concetti, con Saimir Pirgu e Myrto Papatanasiu. E proprio a Nmon Ford - come avevamo pronosticato - è stato assegnato il premio “Franco Corelli” per la sua calzante interpretazione dell’ “Imperatore Jones” della scorsa stagione lirica: il riconoscimento gli sarà consegnato nel corso del suo recital alle Muse del 14 marzo.
La stagione si chiude all’insegna della danza (23 e 24 aprile), in collaborazione con l’Amat, con la Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala, per un “Gala dal classico al contemporaneo”, su coreografie di Petipa, Balanchine, Kylián.
La Filarmonica Marchigiana, che è l’Orchestra della stagione come il V. Bellini ne è il Coro, entra nel cartellone delle Muse con due concerti sinfonici, il primo il 2 di febbraio (“Schubert e Schuman”, direttore Soudant), il secondo il 25 di febbraio (“Mozart e Ciaikovskj”, direttore Renzetti).