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Stagione Teatrale 2009-2010 Teatro Duse Bologna
Notizia pubblicata il 23 settembre 2009
Categoria notizia : Cultura
Duse, tra sperazne e incubi Il Teatro di via Cartoleria reagisce alla crisi e annuncia la stagine 2009/2010. Ma i dubbi sul futuro restano: come gli interrogativi senza risposta di Giuseppe Ferrazza, presidente dell'Eti
Show must go on. Alla regola d'oro del mondo dello spettacolo non sfugge neppure il Teatro Duse, che, almeno per ora, tira un sospiro di sollievo, e con esso, la città intera. Grazie al sostegno economico della Regione Emilia-Romagna, Provincia e Comune di Bologna, la stagione teatrale 2009/2010 si farà. Un salvataggio tutt'altro che semplice, come ha sottolineato l'assessore regionale alla cultura Alberto Ronchi: «Siamo riusciti a fare in modo che questo teatro continuasse a lavorare ancora, ma è stato faticoso, e l'opera non può dirsi certo finita». La storia continua.
Insomma, anche se l'immagine della nuova locandina riproduce (forse con ironia), un rassicurante prato verde, con una grande quercia al centro e un cielo azzurro macchiato solo qua e là da qualche piccola nube, le nubi sulle sorti del teatro di via Cartoleria non si sono ancora diradate del tutto. Così, fra privatizzazione della sala e i noti tagli ai finanziamenti per la cultura, per effetto di una sinergia fra istituzioni la programmazione è assicurata anche quest'anno, con l'ETI (Ente Teatrale Italiano) che ridimensiona il suo ruolo (non ha più la gestione diretta del Duse). Impossibile, però, entrare nel merito della vicenda, chiedendo chiarimenti al presidente del l'ETI.
Chiuso in un silenzio irremovibile a cui aveva già abituato i giornalisti nella conferenza stampa dell'anno passato, un infastidito Giuseppe Ferrazza ha riproposto lo stesso copione ieri mattina, dichiarando
il suo rifiuto «a rispondere a tutte le domande che esulano dal cartellone teatrale», perché, (aveva detto la stessa cosa l'anno scorso), «gli accordi sono ancora in corso e non si può parlarne in anticipo».
Veniamo allora al programma. Tra teatro tradizionale e spettacoli di avanguardia, il sipario del Duse si alzerà il 29 ottobre, con l'inaugurazione affidata ad uno spettacolo internazionale: protagonista sarà Tomas Kubinek, mimo, clown, attore, equilibrista la cui genialità è nota in tutto il mondo. Abbandonata Praga nel '68, Kubinek si rifugiò in Canada cominciando ad esibirsi in un circo a soli 13 anni.
In scena porterà il suo "Certified lunatic & Master of the impossible", (un titolo che è una dichiarazione di intenti), fra gag surreali e performance irriverenti. Per il cosiddetto "teatro d'autore", cioè un teatro che bada alla qualità ma vuole rivolgersi comunque ad un pubblico ampio, da segnalare Marco Paolini, (attore e regista di teatro "civile"), con "La macchina del capo", un lavoro sull'infanzia e sull'adolescenza tratto dai primi "Album", vecchi racconti che vanno dal '64 all'84. Nella Napoli del '43 ci porta invece Erri De Luca con "Morso di luna nuova", fra bombardamenti, povertà e paura: storie vissute da gente diversa, ma unita da una profonda solidarietà.
All'insegna della passione gli spettacoli dedicati alla danza, da "Another Carmen", rilettura creativa in salsa hip hop del capolavoro di Bizet prodotta dal Teatro Comunale di Bologna, all'Otello con le coreografie
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