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La stagione di prosa 2009/2010 del Teatro Rossini

Notizia pubblicata il 30 ottobre 2009



Categoria notizia : Cultura


La stagione di prosa 2009/2010 del Teatro Rossini di Lugo si apre il 3 novembre alle ore 20.30 con Vita di Galileo di Bertolt Brecht con Franco Branciaroli e con la regia di Antonio Calenda.In scena il conflitto tra scienza e potere, tra etica e ricerca: tra responsabilità civile e salvezza personale.

Composto fra il 1938 e il 1943, il dramma fu rielaborato in almeno tre distinte riprese e costituì sempre un culmine nella produzione brechtiana: una sorta di "testamento spirituale". Un capolavoro nei cui inquietanti chiaroscuri si possono intuire le vie per comprendere veramente il XX secolo e i suoi conflitti, ovvero le ombre del nostro presente, come già sottolineò nel 1963 Giorgio Strehler nel suo allestimento.

La storia percorre la parabola del grande scienziato pisano dal tempo dell'insegnamento a Padova agli ultimi anni vissuti forzatamente in "ritiro" a Firenze, sotto la sorveglianza della Santa Inquisizione: un'esistenza densa di entusiasmi, affermazioni, sconfitte, intuizioni. La rivelazione più clamorosa riguarda il Modello Copernicano: non è Galileo ad intuirlo per primo, ma per primo riesce a dimostrarlo scientificamente, grazie proprio all'uso di quel telescopio di cui si era impropriamente attribuito l'invenzione. Le conseguenze di tale dimostrazione sono dirompenti: la Chiesa non è disposta ad abbandonare la teoria tolemaica del geocentrismo, l'Inquisizione processa Galileo e gli pone una scelta fra le più laceranti. Restare fedele a sé stesso, agli allievi, accondiscendere fino in fondo alla propulsione della scienza e ad essa sacrificare la vita, oppure salvarsi, abiurando le teorie rivoluzionarie? Lo scienziato decide per la salvezza, anche se Brecht, pur condannandola, ci fa intuire che in questa scelta c'è comunque un perseguire anche la salvezza delle proprie scoperte .

Vita di Galileo, che ha debuttato lo scorso marzo a Roma riscuotendo un enorme successo di pubblico e critica, è ricchissimo di spunti di riflessione per l'uomo contemporaneo, spunti su cui il Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia e il Teatro de Gli Incamminati hanno puntato nella messinscena dell'opera, affidata alla regia di Antonio Calenda e - per il ruolo del titolo - ad uno dei maggiori protagonisti della scena nazionale, Franco Branciaroli. La scelta è quella di mettere in scena l'azione brechtiana in una scena-cosmo-mente in cui è resa visibile la piccolezza dell'uomo proporzionata all'immensità del cosmo, esito della grande rivoluzione copernicana: per dire in questo modo quanto l'uomo di oggi sia conseguenza della scissura interiore iniziata con Galileo.

Da segnalare che l’allestimento è stato Biglietto d’Oro 2008 quale spettacolo più visto in Italia.

Da una conversazione con Antonio Calenda

« ... Impossibile non correlare l'ultima definitiva versione di Vita di Galileo (in cui l'autore condanna l'abiura del protagonista) con l'atteggiamento di certi scienziati a lui coevi, che proprio in quegli anni si erano resi indirettamente colpevoli del disastro di Hiroshima, mettendo a disposizione di uomini comuni e della politica di potenza i loro studi sulla scissione dell'atomo. Impossibile non ricordare le osservazioni di Brecht sulla scelta di Robert Oppenheimer e di quei fisici che pur di non cedere alle richieste di un governo dedito alla guerra rinunciarono a incarichi di prestigio. Brecht ci ha donato un testo presago, turbato dall'intuizione dei disastri che l'uso distorto della scienza avrebbe procurato all'umanità: oggi siamo noi quell'umanità».

Da un'intervista a Franco Branciaroli

«In Galileo c'è il senso di una grande responsabilità: per aver ristretto il campo della ragione al dimostrabile, dunque per aver ristretto la verità. Lo scienziato e uomo Galileo soffre come un matto. Come se avesse scoperto la bomba atomica!»

Le recite dello spettacolo saranno il 3, 4, 5 e 6 novembre alle ore 20.30 presso il Teatro Rossini.

Giovedì 5 novembre alle ore 18 presso il Teatro Rossini, per la rassegna Gli Incontri del Rossini, organizzata in collaborazione con l’Associazione Amici del Teatro Rossini, Franco Branciaroli e la compagnia incontreranno il pubblico lughese.

Per informazioni e prenotazioni biglietti: Teatro Rossini, Piazzale Cavour 17 – 48022 Lugo-Tel. 0545.38542-info@teatrorossini.it