Il bagno 85 traccia la strada per l'Europa
Notizia pubblicata il 09 ottobre 2007
Categoria notizia : Turismo
La voglia di coniugare questi due aspetti ha portato così al primo esempio di stabilimento balneare europeo capace di venire incontro alle esigenze di chi, costretto su una sedie a rotelle o non vedente, e chi desidera non inquinare e non sprecare le risorse della terra.
 L'idea nasce 4 anni fa, quando nel 2003 al Bagno Giulia decidono di fare un primo passo verso la filosofia dell'ecosostenibile: pontili con materiali a basso impatto ambientale; docce capaci di riciclare l'acqua usata (circa 7.000 litri al giorno); pannelli solari in grado di regalare la quasi autosufficienza energetica.
Questi i primi interventi fatti, a cui hanno seguito nei successivi tre anni quelli finanziati dalla Provincia e finalizzati ad abbattere tutti gli ostacoli per i diversamente abili.
Ecco allora bagni e cabine costruiti con gli appositi accorgimenti, lettini per prendere il sole rialzati in modo da rendere più agevole il passaggio dalla carrozzina. Non hanno trascurato niente, neanche la parte in mare, zona difficile da raggiungere per chi non può camminare. In questo caso, sono stati creati degli spazi lungo la spiaggia per fare arrivare le carrozzine fino alla battigia.
Una volta in acqua, poi, sarà a disposizione una particolare pagaia polinesiana anti ribaltamento, capace di garantire un utilizzo in piena sicurezza.
I non vedenti, inoltre, potranno contare su un innovativo percorso tattile che regalerà loro quell'autonomia fino ad ora negata in tutti gli stabilimenti.
Tutto studiato nei minimi particolari, compresi i cartelli in alfabeto Braille e i marciapiedi all'ingresso privi di gradini.
L'assessore provinciale ai Servizi sociali Fabrizio Piccioni, che ha finanziato il progetto al 70%, per il futuro ha un ulteriore sogno: "Volgiamo istituire un bando per finanziare altri 10 progetti simili e fornire la riviera, da Misano a Bellaria, di Bagni che permettano di accogliere tutti. In modo anche da abbattere le barriere mentali che portano a ghettizzare molte persone diversamente abili".
Anche in termini di rapporto costo-guadagno, almeno sulla carta, l'idea dovrebbe essere vincente. Infatti, secondo l'assessore Piccioni, con circa 15.000 euro ci si può attrezzare per raggiungere i parametri del "Bagno Giulia";
considerato che solo in Italia le persone disabili sono 2.878.000 e nessuno stabilimento é attrezzato per dare loro ospitalità in spiaggia, il ritorno economico sarebbe garantito.garantito.
foto by dmarz55