L’ultima radio, Solenghi fa via etere il bilancio della vita. Domani al Rossini di Pesaro ospite del Gad
Notizia pubblicata il 04 marzo 2009
Categoria notizia : Spettacoli
TULLIO SOLENGHI, attore di teatro e televisione che dopo lo scioglimento del trio comico Lopez-Marchesini-Solenghi continua a raccogliere successi sia con apparizioni televisive che con spettacoli teatrali, domani alle 21 sarà in scena al Teatro Rossini con «L’ultima radio», un monologo scritto da Sabina Negri e diretto da Marcello Cotugno, che ha curato anche la colonna sonora.
Lo spettacolo, un mix vincente di ironia, divertimento, riflessione, brillante, ma con temi seri ed importanti che catturano lo spettatore, ha per protagonista un conduttore-factotum di una piccola radio libera che, giunto alla sua ultima trasmissione, ripercorre le vicende della sua emittente e quelle della sua vita privata; mentre attende, invano, telefonate di ascoltatori. L’avventura della sua emittente, in procinto di essere schiacciata dalle nuove regole del mercato e della tecnologia, coincide col bilancio di una vita fatta di illusioni, di scelte, di delusioni, di speranze. Tra vicende buffe e drammatiche, tutte interpretate in modo magistrale e affascinante da Tullio Solenghi, e toccando molti argomenti (non solo autobiografici) l’attore da solo sul palco fa vivere i personaggi del racconto nel piccolo ma essenziale spazio della scenografia, costituito dalla cabina di regia di un’emittente radiofonica e da un’altra area nella quale si animano gli altri protagonisti della storia. Il tutto intervallato da brani di musica e dischi in vinile degli anni Settanta che Tullio Solenghi ci ripropone e a cui l’attore rimane legato. Un appuntamento ironico, divertente, emozionante.
Lo spettacolo è organizzato dall’Associazione Amici della Prosa, promotrice del festival d’Arte Drammatica, in collaborazione con il Comune di Pesaro nell’ambito della stagione teatrale 2008-2009. Molte le ragioni per andare a vedere il singolare one-man-show: l’interesse suscitato dalla vicenda, supportata dalla solida bravura di Solenghi; la capacità di risvegliare nella platea emozioni intatte, al pari di quelle innescate dagli altoparlanti di tutto il mondo ai tempi del vinile; la varietà di toni, che toccano ora il comico ora il tragico; la musica che, da Bob Dylan ai Sigur Ròs, dagli Stranglers a Giorgio Gaber, passando per De André e per Janis Joplin, fa da contrappunto rapsodico a tutta l’esibizione. Con un occhio all’evoluzione del gusto e delle mode che hanno cambiato il mezzo negli ultimi decenni, «L’ultima radio» dà anche modo a Solenghi di riaprire il suo vecchio catalogo di imitazioni, tra le quali l’esilarante riproduzione dei rumori partoriti da una Cinquecento Fiat.
«Tullio è davvero un amico della città — spiega Giovanni Paccapelo, presidente del Gad —. Sarà per i suoi legami con il Festival Nazionale d’Arte Drammatica che lo ha visto protagonista, un vero mattatore, in occasione della festa di premiazione delle ultime 5 edizioni, sarà per la comune frequentazione del palcoscenico di Genova con l’attore pesarese Claudio Sora, o ancora per gli incontri di questi anni con me, l’assessore Luca Bartolucci, oppure per il semplice piacere di tornare a Pesaro, sta di fatto che è stato possibile aggiungere alla stagione di prosa di quest’anno uno spettacolo fuori programma di cui Solenghi è l’assoluto protagonista. Per questa sua costante ed affettuosa presenza a Pesaro, lo scorso ottobre, al Rossini, Arnaldo Ninchi ipotizzava addirittura la cittadinanza onoraria per il nostro Tullio. Un attore ed uno spettacolo che promettono di farci vivere un tempo sospeso in un’atmosfera serena, una vera, autentica interpretazione di grande teatro».Info. 0721.387621.b.t.