![Spettacolo Carl Craig e Moritz Von Oswald Spettacolo Carl Craig e Moritz Von Oswald](https://www.riminibeach.it/var/news/storage/images/_aliases/hotel_gallery_image/notizie/spettacolo-carl-craig-e-moritz-von-oswald/887557-1-ita-IT/spettacolo-carl-craig-e-moritz-von-oswald.jpg)
Due techno-deejay al Comunale. Il 16 settembre Carl Craig e Moritz Von Oswald ‘reinventano’ Ravel e Mussorgsky
Notizia pubblicata il 29 agosto 2009
Categoria notizia : Night Life
IL COMUNALE apre le porte alla musica techno. Lo fa il 16 settembre ospitando Carl Craig, uno dei nomi più gloriosi di questo genere e il collega Moritz Von Oswald, anch’esso paladino di queste sonorità che hanno imbevuto negli ultimi anni 20 anni la maggior parte dei dancefloor del mondo, sconvolgendo il concetto di musica e riservando però continue sorprese stilistiche.
Ed è il caso di questo live, portato a Bologna dal festival roBOt alla seconda edizione (info: www.robotfestival.it), che proporrà musica classica ricomposta secondo i codici della techno. Così come la possiamo ascoltare sul doppio lp (o cd) realizzato dai due musicisti per la Deutsche Grammophon (l’etichetta sinonimo di classica il cui logo è quantomeno conosciuto anche da chi è a digiuno di certa musica) per la serie “Recomposed By”, che in passato ha visto i lavori di altri produttori come Jimi Tenor e Matthias Arfmann.
“RECOMPOSED BY” è un progetto sulla ricostruzione della musica classica. Sul suo incontro, scontro e fusione con il suono della nostra contemporaneità, sia esso techno, ambient, dance, minimal, house, electro. Tra remix e remake. Una strada di trasformazione del suono molto in voga nel mondo dell’elettronica che adora, di tanto in tanto, divertirsi a trasfigurare la storia della musica. Come ha fatto Matthew Herbert col jazz, Senor Coconut con le sonorità latino-americane e lo stesso Craig con la Innerzone Orchestra nel disco Programmed, rileggendo in chiave techno la storia della Black Music. Per non parlare dei musicisti di area progressive grandi amanti delle rivisitazioni della classica. E comunque anche lo stesso Carl Craig ha visto i suoi pezzi più ‘classici’ riletti dall’orchestra parigina Les Siècles e dal direttore d’orchestra François-Xavier Roth col pianista-arrangiatore Francesco Tristano che sarà al Comunale, accanto a Craig e Von Oswald, nel progetto Shape (col percussionista Bachar Khalifè e il compositore Justin Messina).
ECCO perciò che per questo terzo capitolo di ricomposizione Deutsche Grammophon ha permesso a Craig e Von Oswald di mettere le mani sulle opere originali e di ripensarle. Il dj e produttore di Detroit e la leggenda della label tedesca Basic Channel hanno lavorato sul Bolero e la Rapsodie Espagnol di Ravel e su Bilder einer Ausstellung di Mussorgsky, nell’esecuzione di Von Karajan per la registrazione del 1987 con la Berlin Philarmonics. Stando ad alcune critiche, la generale osservazione è che bisogna essere dei grandissimi conoscitori degli originali per riconoscerne frammenti sonori. Ma a dir la verità, anche l’orecchio più naif in fatto di classica e molto più dotto d’elettronica, non avrà problemi a riconoscere l’andamento delle composizioni e la loro manipolazione. A questo proposito comunque, sarebbe interessante se qualche fedelissimo del cartellone tradizionale del Teatro, si prendesse la briga di ascoltare il concerto per esprimere la sua opinione.
IL FESTIVAL ‘roBOt 02: digital paths into music and art’ inaugurerà proprio il 16 settembre per quattro giorni e sarà dislocato tra Palazzo Re Enzo, Cineteca, Link, Accademia di Belle Arti. A Palazzo Re Enzo si esibiranno Tim Exile, Daedelus e Christian Burkhardt, autentici caposcuola di un approccio “fisico” (e altamente spettacolare) nei confronti dell’esecuzione della musica elettronica. La vertigine della ricerca tecnologica sarà invece affidata a Byetone, nome di punta della leggendaria label Raster Noton, mentre le derive più prettamente dance saranno espresse da progetti come Tokyo Black Star (il duo composto da Alex From Tokyo ed Isao Kumano), o come quello di Guillaume & The Coutu Dumonts. O ancora dalle suggestioni sci-fi di Seth Troxler.
photo by http://www.flickr.com/photos/wheatfields