«Dialetti.co», cinque spettacoli al Mulino

«Lo fanno anche gli esperti di marketing, pensiamo all'"Us po' fé" (si può fare) di Veltron i. E poi il dialetto fa parte della nostra storia e io credo non si debba rinnegare nulla. Abbiamo messo da parte molte cose della nostra identità . Ad esempio Rimini non ha nessun segno di archeologia industriale. In altre città  non si tocca niente…».

Ecco allora che il dialetto assume molteplici significati e da (semplice?) lingua diventa veicolo di comunicazione a 360 gradi. Il calendario della rassegna prevede cinque spettacoli, di cui tre sono produzioni di BanyanTeatro e due arrivano da altre regioni, precisamente da Marche e Abruzzo. Si comincia sabato (con replica domenica) quando andrà  in scena la più recente produzione BanyanTeatro,

L'ultimo sarto di Francesco Gabellini, testo finalista al Premio Riccione Teatro 2005. La storia racconta di un sarto che, guardando dalla finestra del suo laboratorio, si rende conto che già  da tempo fuori non passa più nessuno…Venerdì 21 e sabato 22 marzo un'altra produzione BanyanTeatro, la trilogia di Al piramidi d'Eget, in cui un eroe qualunque , Achille Bianchini, detto "Chilein", maestro elementare della scuola di Spadarolo inizia la sua battaglia per la salvaguardia del dialetto.

Pro Loco é lo spettacolo che domenica 30 marzo é portato in scena dalla marchigiana Compagnia Vicolo Corto. Sabato 12 e domenica 13 aprile torna BanyanTeatro con Rimescolo, poi la rassegna si chiude il 20 aprile con la produzione abruzzese Macbeth a Pallano del Teatro di Sangro & Accademia degli sventati. Gli spettacoli iniziano alle 21.15 al Mulino d'Amleto, in via del Castoro 7 a Rimini, zona Grotta rossa. Biglietti 10 euro, info: www.banyanteatro.com. àˆ consigliata la prenotazione allo 0541 752056.

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