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Notizia pubblicata il 11 febbraio 2010
Categoria notizia : Fatti Curiosi
Spaghetti al pomodoro. Banali, direte voi? In effetti sono rimasti in pochi ad ordinarli al ristorante, concedendosi un piatto corposo e genuino allo stesso tempo, nato da un mix perfetto di ingredienti e pazienza. Nonostante gli chef vogliano misurarsi per lo più con piatti creativi, sdoganati da qualsiasi regola, non c’è dubbio che, di questi tempi, la vera “prova del cuoco”, rimanga preparare un piatto semplice e arcaico, come tradizione comanda.
E allora, attenti alla selezione delle materie prime, ai tempi che consentono alla passata di compiersi, e al segreto della ricetta, l’ingrediente top secret che fa di un piatto banale, una rivelazione. Negli spaghetti al pomodoro, ad esempio, concentratevi sulla salsa. Anzi, sul pomodoro. È ovvio, ora non è estate e trovare quelli giusti potrebbe risultare una vera e propria impresa, ma con alcuni accorgimenti potrete realizzare anche d’inverno un piatto davvero importante.
Le migliori scuole di cucina, così come il decalogo della casalinga perfetta, consigliano pomodori ben maturi e profumati, ricchi di polpa e belli asciutti (con poca acqua), in modo che il sugo non risulti acquoso e povero di sapori. Le nonne un tempo usavano i San Marzano più rossi e sodi, ma ahimè oggi questi pomodori dell’agro Nocerino sono quasi scomparsi. Se non avete provveduto questa estate a preparare la conserva per i mesi invernali, e non avete voglia di aspettare i prossimi giugno e luglio per mangiare spaghetti al pomodoro, vi informiamo che esistono numerose realtà agricole in Campania, Basilicata e Sicilia che producono una salsa di pomodoro di grande qualità e disponibile tutto l’anno.
Ottima è quella realizzata con il “pomodoro nostrano”, tipico della zona di Matera, o con il Rosso di Pachino, cresciuto nel terreno sabbioso, vulcanico e salmastro della Sicilia, che si contraddistingue per una sapidità che non possedeva neppure in Israele, suo luogo d’origine.
A questo punto, per la salsa di pomodoro, potete seguire le indicazioni dell’Artusi, che consiglia di insaporirla con un battuto di cipolla, sedano e aglio. Buttate la pasta in abbondante acqua salata. Tenete a portata di mano un buon olio extravergine d’oliva e qualche foglia di basilico. Scolate la pasta al dente e saltatela in padella. Se vi va, aggiungete una spolverata di Parmigiano Reggiano. Se avete ospiti a cena, li stupirete con un piatto di sintesi.
Ma occhio a non scuocere la pasta!