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Stop alla musica alle 24, i gestori non ci stanno

Notizia pubblicata il 16 febbraio 2009



Categoria notizia : Night Life


TUTTA questione di ‘modello’. E’ questo che dice, neppure tanto velatamente, l’assessore al turismo, Nevio Salimbeni relativamente al futuro degli street bar.

«Io credo — sostiene Salimbeni — che se i gestori dei locali di Milano Marittima lanciassero da qui un nuovo modello di divertimento basato sulla musica soft, di atmosfera, potremmo arrivare ad un accordo e non porre limiti di orario alla loro attività. E’ chiaro che l’orario è l’unico elemento sul quale possiamo fare leva, nel caso continuino le feste con musica alta, per far convivere queste attività e i residenti in centro».

Si riapre così la trattativa e la discussione cittadina sugli street bar.

Anche se il sindaco Zoffoli è fermissimo. «Quest’anno la musica dovrà cessare tassativamente alle 24, alla luce delle ripetute violazioni riscontrate l’estate scorsa. Si potrà eventualmente discutere di deroghe solo dopo che i titolari degli street bar avranno realizzato gli interventi di mitigazione delle emissioni sonore e la predisposizione di servizi di sicurezza e di igiene e decoro».

DA PARTE loro i gestori dei locali di tendenza che attirano nei fine settimana estivi e non solo migliaia di giovanni, sono pronti a mettersi in discussione, ma forse non ancora a cambiare il loro modello di divertimento.

Ad ora comunque il dialogo riparte sulla base di un nuovo progetto che, si legge nel documento proposto dagli street bar, «riprende l’impostazione del programma varato nel 2008, introducendo modifiche e significative novità, frutto di un’ulteriore riflessione e di un’approfondita analisi dei risultati e dei dati disponibili. Esso è ispirato alla filosofia dell’integrazione e dell’equilibrio compatibile fra le diverse esigenze dei soggetti presenti nella zona, imprese e residenti».

Per fare questo gli street bar si impegnerebbero «per il miglioramento della qualità urbana e della vivibilità nella zona dove operano» con interventi di prevenzione e di tutela della sicurezza, che prevedano una migliore e maggiore illuminazione della zona, ma anche la costituzione di un apposito ‘comitato di garanti’, costituito da operatori e residenti, con l’amministrazione come ente superiore, per il monitaraggio delle attività.

L’IDEA base è quella di aumentare il decoro della zona, ma anche di lanciare da Milano Marittima valori positivi. Per questo i locali potrebbero distribuire alcoltest e puntare, magari, come poi è già stato fatto in passato, su bevande naturali.

I gestori dei locali sono pronti inoltre anche ad adeguare gli impianti di erogazione della musica, perchè l’inquinamento acustico sia di minor entitù. Le parole chiave del documento sono proprio ‘pulizia’, ‘decoro’ e attenzione agli equilibri cittadini. Su questa base sembra si possa trovare un accordo che accontenti tutti, lasciando che i giovanni restino nelle vie del centro fino a mattina inoltrata, magari passando dall’aperitivo, alla notte per locali, alla colazione, e che i residenti non siano scontenti. Il tutto con la fattiva collaborazione fra pubblico e privato e con la benedizione delle associazioni di categoría.

L’estate è ancora lontana, ma forse l’accordo è più vicino che mai.

foto by http://flickr.com/photos/chrisgold/