I tedeschi in vacanza: Italia? Meglio la Bulgaria
Notizia pubblicata il 10 gennaio 2008
Categoria notizia : Turismo
« BELLA ITALIA zu teuer fur die Deutschen Touristen». Italia troppo cara per i vacanzieri tedeschi. Così la Bild Zeitung, corazzata di carta della stampa teutonica (13 milioni di lettori), recita il De Profundis per il turismo del Belpaese, e per la riviera adriatica. Già da alcuni anni non più placida teutonengrill, Bengodi balneare, per gli Herr Fritz e Freulein Brigitte.
Agghiacciante esito di un sondaggio Bild
Bild titola a caratteri cubitali: «La Spagna é sempre richiestissima, l'Italia é fuori».
E giù i dati di un sondaggio di Urlabub Perfekt sulle «intenzioni di vacanza» estive 2008, fornite da 1.208 agenzie di viaggio tedesche.
Stavolta Prodi non smentirà il sorpasso ispanico tra le località preferite dai tedeschi (911 intenzioni contro 133 per l'Italia). Anche perchè meglio di noi fanno altri sei Paesi: Turchia (691), Grecia (631), Egitto (303), Bulgaria (255), Croazia (202), Portogallo. «Va detto che i tedeschi romagnoli sono in gran parte cani sciolti: vacanze senza intermediazioni di agenzie - puntualizza Andrea Babbi, dell'Apt regionale -.
Comunque verso la Germania manteniamo forte attenzione e tante azioni, dai voli alla promozione». Il sondaggio é precedente alle devastanti immagini «libanesi» della guerra dei rifiuti a Napoli. «Purtroppo la realtà é proprio questa: la Germania per la riviera romagnola non é più un mercato. Una partita già persa prima di iniziare. Anche se il 2008 sarà a livello degli ultimi 2 anni». Basso. Diagnosi senza speranze quella di Giovannino Montanari, presidente Fiavet, Federazione agenti di viaggio e tour operator. «E' un problema di competitività - continua Montanari -. Da tempo il nostro territorio non é competitivo coi concorrenti del Mediterraneo, Spagna in primis». Perchè? «Il
rapporto qualità -prezzo - continua -. All'estero la media qualitativa delle strutture é superiore. Da noi ci sono operatori che ‘scoprono' adesso i tre menù a scelta ai pasti. In Spagna, ma anche Grecia, Turchia, Marocco ecc. di menù differenti ne vengono proposti a decine».
In strutture gigantesche spesso senz'anima... «
Ma in Costa Brava gli alberghi da 400 stanze ottimizzano le spese sui servizi - insiste il presidente Fiavet -. Da noi ne servono 8-10 per mettere insieme quella ‘massa'». Quindi cosa proponete? «Servirebbero almeno 20-25 alberghi da 400 stanze l'uno». Ma metterebbe fuorigioco l'intera sistema turistico: a che scopo? «E' necessario essere competitivi». Sarà .
Sul flop concorda Angelo Quaranta, ex Tui o ora agente Fti, uno dei primi 5 tour operatori in Germania: «Non siamo competitivi, del resto anche gli italiani vanno in massa in vacanza in Egitto». D'avviso opposto il vicesindaco a assessore al Turismo, Maurizio Melucci: «Il nostro rapporto qualità - prezzo é tra i migliori d'Europa, con aumenti in linea con l'inflazione. Segnalo che la Bild non ha mai amato molto l'Italia, anche se ha fatto eccezione per Rimini. Ma i grandi tour operator hanno forti interessi in altri Paesi. Favoriti da regimi fiscali diversi rispetto al turismo». «Che verso la Germania ci sia una fase di stanca - ammette Melucci - é però vero, tanto che stiamo riducendo gli investi menti promozionali pubblici».(Foto by Kanaka Pacifica)