Slow food, la sfida del cappelletto vinta da un tortellino
Notizia pubblicata il 19 marzo 2009
Categoria notizia : Sagre Feste
SETTE DIVERSE qualità di cappelletti che raccontano storia e tradizioni della Romagna. Un centinaio di persone l’altra sera, al ristorante Veranda delle Rose, ha partecipato alla seconda edizione della Disfida del cappelletto, organizzata da Slow Food Ravenna.
Il primo premio è andato all’Hostaria 900 di Imola con un cappelletto che, ha confessato il titolare Domenico Di Maggio, «è più simile a un tortellino, con un po’ di carne nel ripieno. Ma l’importante, per un piatto, è che susciti emozione, che riporti alla mente ricordi dimenticati». Insieme all’osteria imolese si sono cimentati nella gara la ‘Marianaza’ di Faenza, Morelli di Russi, l’Osteria dei Battibecchi di Ravenna, L’Aldiquà Osteria di Forlimpopoli e Michiletta di Cesena. A fine serata una piacevole scoperta: il settimo e misterioso cappelletto, fuori concorso, è stato preparato da un gruppo della condotta Slow Food Ravenna.
Ad ogni portata i commensali compilavano una scheda che chiedeva diverse valutazioni, dal sapore al colore, dalla consistenza della sfoglia alla qualità del ripieno, all’untuosità del brodo. A fare gli onori di casa Mauro Zanarini, alla guida della condotta ravennate di Slow Food. Lo hanno accompagnato, in questo viaggio del gusto e della memoria, lo scrittore e gastronomo Graziano Pozzetto, di cui a luglio uscirà il nuovo libro dedicato alle ‘minestre’, e lo scrittore Eraldo Baldini.
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