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Le famiglie e aziende riminesi non riescono a pagare il mutuo

Notizia pubblicata il 09 dicembre 2010



Categoria notizia : Fatti Curiosi


Sono sempre più numerose le famiglie o aziende riminesi che si trovano in difficoltà economica e rimangono indietro con le rate del muto. In molti casi la ragione è dovuta alla crisi che ha fatto perdere il posto di lavoro a tantissime persone, altre cause sono dovute a separazioni e gravi malattie.

A livello nazionale, i dati di Bankitalia, asseriscono che su 100 famiglie, 5 non riescono a pagare le rate. Per quanto riguarda Rimini il neo direttore di Banca di Rimini, Giancarlo Morelli ha dichiarato: “Le difficoltà delle famiglie ci sono, inutile negarlo. Tra la nostra clientela, almeno il 5% di chi ha un mutuo per la casa è in sofferenza. E noi cerchiamo di andare loro incontro, il più possibile. Non abbiamo negato la moratoria a nessuno”. La ‘moratoria’ consiste nella sospensione del pagamento delle ratue del mutuo. Fa eco anche Paolo Lisi, direttore della Banca Malatestiana. Attualmente la sua banca ha 1,3 milioni di rate in mora su un totale di 293 milioni. Anche se questo dato non sembra allarmante, quello che non trapela è il 7% di famiglie che è in ritardo con una o più rate del mutuo.

Per quanto riguarda la Banca Valmarecchia, sono più di un centinaio i clienti, tra famiglie e imprese che sono ricorsi alla moratoria. Attualmente la sospensione dei mutui riguarda un importo di circa 20 milioni di euro, ma le richieste stanno aumentando. Luigi Sartoni, direttore della Banca Popolare Valconca, ha confermato che il 10% dei clienti (aziende comprese) che ha un mutuo, ha chiesto la moratoria o di far slittare il pagamento di alcune rate di qualche mese o di allungare il finanziamento. Le rate in mora rappresentano solo il 0,43% dell’importo complessivo ma il ritardo nel pagamento delle rate ammonta al 3,5%.

Le banche assicurano di essere disponibili a collaborare per aiutare i propri clienti ad affrontare questo momento difficile anche se le cose sono diventate ancora più complicate con il commissariamento della Banca Carim, che ha avuto ripercussioni ovvie su tutto il sistema economico della città. Non molto soddisfatto il presidente di ConfApi (l’associazione delle piccole e medie imprese) Bruno Bargellini, che ha dichiarato: “Le banche ci remano contro, dicono di sostenerci ma la realtà è un’altra”.