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E' un jazz con la valigia E tutto da cantare. Al via il festival 'Sinerjazz'

Notizia pubblicata il 03 marzo 2008



Categoria notizia : Eventi


PASSO dopo passo, 'Sinerjazz' diventa sempre più grande. E cambia anche un po' pelle, con un paio di novità . Quest'anno il mini-festival privilegia la voce, inoltre diventa itinerante: tre sedi diverse per quattro concerti (ingresso a 10 euro).

E non sarebbe male se nel 2009 lo sviluppo fosse anche maggiore. Intanto accontentiamoci di una creatura che sta sfamando gli innamorati del jazz, delusi dalla virata blues del Naima e travolti a Forlì da musica classica e rock.

'Sinerjazz' ha il pregio di essere orfana di manie di grandezza: disegnata da Paolo Ghetti, é cresciuta da un'associazione vigorosa (ArtEmozioni) e baciata dai comuni di Predappio, Castrocaro e Forlimpopoli.
Si comincia domani (ore 21 al teatro Verdi di Forlimpopoli), e subito con qualcosa di diverso. 'Twice' é la sigla che nasconde Massimiliano Coclicte e Michele Francesconi. E se quest'ultimo, ottimo pianista, é noto, la curiosità  si concentra sul primo, uno dei pochi vocalist jazz in Italia.

SECONDO appuntamento il 13 marzo (teatro comunale di Predappio): sul palco gli Almasonora, repertorio sospeso fra gli standard jazz, le canzoni d'autore italiane e le arie operistiche rivestite di jazz, cantate da Paola Lorenzi, accompagnata al piano da Massimiliano Rocchetta e al basso e alla batteria dai meldolesi Giuseppe Zanza e Stefano Paolini.

Terzo atto, molto atteso, i l 28 marzo (alla sala dei Commissari di palazzo Pretorio a Terra del Sole), quando la bossanova incontrerà  il jazz. E se c'é una donna, in Italia, che sa sposare i due stili, é Barbara Casini, in scena con il sassofonista Diego Carraresi.

Gran finale il 10 aprile (teatro comunale di Predappio): quella sera il jazz diventerà  zingaresco, sulle orme di Django Reinhardt. Sound allegro, quasi da ballare con Maurizio Geri (chitarra), Luca Giovacchini (chitarra), Ruben Chaviano Fabian (violino) e il padrone di casa, Paolo Ghetti (contrabbasso). Averne di concerti così.
(foto by http://www.flickr.com/photos/leecullivan)