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Fiere, verso un grande polo del nord-est

Notizia pubblicata il 21 agosto 2007



Categoria notizia : Turismo


Intervista. L' Assesore Regionale alle Attività Produttive pensa a sinergie con il Veneto. Campagnoli: " Rimini è una delle novità principali del sistema nazionale"

Affronta tutto questo l'intervista rilasciata al Corriere dall'assessore alle Attività Produttive della Regione Emilia-Romagna Duccio Campagnoli intervenuto ieri al Meeting di Rimini.

L'assessore regionale valuta positivamente l' esito dell'incontro svolto a Bologna a fine luglio dove ha preso parte l'amministratore delegato di Fiera di Milano «che ha detto di condividere la prospettiva del progetto di crescita del sistema fieristico italiano» dove - dice Campagnoli - « al di là di una sana competizione che è sempre utile, sarebbe sciocco farsi una guerra senza quartiere in casa».

Per Campagnoli il sistema fieristico italiano potrebbe essere fatto da alcuni poli di eccellenza complementari tra loro. «Innanzitutto - spiega Campagnoli - il grande polo fieristico milanese (che è un valore per tutto il Paese) a cui si aggiunge quello che chiamerei il grande distretto fieristico non solo dell'Emilia-Romagna ma del nord est comprendente le fiere di Rimini-Bologna-Parma più Verona-Padova-Vicenza (la grande piattaforma del made in Italy e dei distretti produttivi).

A tutto questo si aggiunge poi la piattaforma di Roma. Il sistema fieristico italiano con queste eccellenze potrebbe avere un attacco a tre punte ed essere vincente».Questa nuova posizione della Fiera di Milano - sottolinea Campagnoli - è «una novità rispetto ad una prima fase aggressiva. Abbiamo l'occasione di tornare ad essere forti nel mondo se sappiamo giocare un gioco di squadra attorno a quelle eccellenze che abbiamo. Va riconosciuto a Milano il fatto di aver fatto una scelta coraggiosa, quella di aver fatto un nuovo quartiere, così come ha fatto Rimini. Direi che Milano e Rimini in fondo sono state le due novità principali del sistema fieristico italiano. E' però chiaro, quando si deve riempire un grande quartiere viene la tentazione di fare un po' di shopping».