«Champagne» amaro Il questore mette i sigilli anche al Prince. Ma il locale ora rischia un anno di chiusura
Notizia pubblicata il 19 gennaio 2008
Categoria notizia : Night Life
LUCI SPENTE anche sul 'Prince'. Dopo l'ordinanza di chiusura emessa per il 'Pascià ', la Questura ieri ha preso lo stesso provvedimento l'altra discoteca finita nella bufera dopo l'operazione antidroga Champagne condotta dalla Squadra mobile. Come il Pascià anche il Prince dovrà restare chiuso fino al 3 febbraio.
Identiche le motivazioni, rese note ieri dalla Questura: entrambe le discoteche nel corso delle indagini, che hanno portato all'arresto di diversi persone per spaccio, e ai domiciliari (da ieri convertiti in divieto di dimora a Rimini) di Fabrizio Gennarelli, ex socio del Prince, erano abituali ritrovi degli arrestati. E proprio questo ha fatto scattare nei confronti dei due locali, in base all'articolo 100 del Tulps (il Testo unico sulla sicurezza) la chiusura immediata.
COSàŒ il Pascià ha dovuto annullare in tutta fretta la serata di oggi con Martina Stella, che doveva essere la madrina d'onore alla festa di compleanno per il quarto anno del locale. Diversa la situazione del Prince, che da Capodanno era chiuso per alcuni lavori di ristrutturazione e avrebbe riaperto solo sabato 26. In pratica il locale perderà , a differenza del Pascià , solo due sabati. Ieri, prima che la Questura notificasse l'ordinanza a Giovanni Semeraro, titolare del Prince e presidente provinciale del Silb (il Sindacato italiano dei locali da ballo), Ennio Sanese aveva fatto l'ultimo, estremo tentativo per salvare le due disco. «Abbiamo ribadito la nostra fiducia nelle forze dell'ordine - spiega il presidente provinciale di Confcommercio - ma riteniamo che questo provvedimento fosse troppo pesante.
Purtroppo il questore ci ha spiegato che ormai la decisione é stata presa». «Non ci resta altro da fare che rispettare l'ordinanza - dice Semeraro - anche se ci consideriamo anche noi vittime di questa vicenda.
Vedremo se e come tutelarci attraverso i nostri legali». Ma dopo la chiusura il Prince potrebbe rischiare in futuro nuovi provvedimenti. Il fatto che uno degli arrestati nell'operazione, Gennarelli, fosse socio della discoteca ai tempi delle indagini, aggrava la posizione del locale. Semeraro (che ieri, dal notaio, ha ufficialmente formato la nuova società di gestione del Prince, «come avevamo programmato già da diversi mesi») ha ribadito fin dall'inizio la sua estraneità e quella del locale ai fatti imputati, ma se Gennarelli venisse condannato al Prince potrebbe essere revocata la licenza per un periodo da 2 a 5 anni. E nel frattempo, in via cautelare, la Questura potrebbe deciderne la chiusura per un anno.
(photo by Exothermic)