Sicurezza telecamere su parchi e strade Il regolamento approvato in commissione
Notizia pubblicata il 27 maggio 2008
Categoria notizia : Turismo
LE ZONE più a rischio della città saranno controllate attraverso un sistema di telecamere che rimanderanno le immagini alla centrale della Polizia municipale. Qui un operatore, presente 24 ore su 24, le visionerà . Nel caso di infrazione alla legge o di pericolo per la sicurezza sociale le forze dell'ordine verranno immediatamente inviate sul posto.
Tutto ciò, naturalmente, deve essere in armonia con la legge sulla privacy. Per questo la prima commissione consiliare del Comune di Rimini ha approvato, a maggioranza, il «regolamento che disciplina la videosorveglianza sul territorio riminese».
Tra le prime zone che saranno sottoposte al controllo del 'grande fratello', come spiega l'assessore alla Sicurezza, Roberto Biagini, «via Giovanni XXIII, il parco Fratelli Cervi e il Pertini, la stazione ferroviaria e il centro storico. Per noi la tutela dei parchi - sottolinea - é fondamentale, vista la presenza di tanti bambini».
Nessuna indicazione sul numero di telecamere che controlleranno la città , né da parte di Biagini, nè da quella del comandante della Polizia municipale, Vasco Talenti.
Potrebbero essere monitorati molti più siti con meno telecamere - interviene l'assessore -, questo grazie alle nuove tecnologie che utilizzano anche l'infrarosso e hanno la possibilità di effettuare riprese con lo zoom anche a centinaia di metri. Ma questo dovrà essere valutato con i sopralluoghi e i vari preventivi».
Il regolamento approvato dalla commissione, dovrà ottenere il via libera del Consiglio comunale, forse in questa stessa settimana e subito dopo la pubblicazione sarà esecutivo. Dovrà essere però inviato al Garante della privacy: eventuali aggiustamenti indicati da quest'ultimo, comunque, non ne bloccheranno l'esecuzione, come precisa il comandante.
Per quanto riguarda la conservazione delle immagini - altro tema scottante da un punto di vista della privacy dei cittadini - saranno conservate per 24 ore, poi eliminate automanticamente, sempre che non vi siano esigenze investigative. E che all'agente che le tiene sott'occhio (in via della Gazzella) non appaiano come qualcosa di sospetto, in un'area magari già segnalata come a rischio. Nella zona tenuta sotto controllo cartelli indicheranno la presenza delle telecamere.
Tempi di realizzazione del sistema di controllo entro la fine dell'anno, questa l'ipotesi avanzata, salvo le dieci telecamere già installate nella zona Spina Verde di Miramare, grazie a un progetto sperimentale partito nel 2001-2002.Mentre sul budget non sembrano ancora essere state indicate cifre precise: «Dipende da quante saranno, da quale tecnologia sarà adottata, dove sarà collocata, dai supporti», precisa Biagini.
Alle disposizioni inserite nel regolamento dovranno attenersi anche i privati, chiaramente se il sistema di controllo interesserà anche aree pubbliche.
Per quanto riguarda poi lo sviluppo dell'utilizzo del sistema di controllo, si parla di una futura intesa con la Prefettura, con la quale potranno essere inviate immagini anche alla Polizia di Stato e ai Carabinieri.
(foto di http://www.flickr.com/photos/giuseppe_belli)