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Meno soldi, ma il libro 'tiene'. Viaggio nello shopping natalizio, condizionato dalle grandi strutture

Notizia pubblicata il 23 dicembre 2008



Categoria notizia : Fatti Curiosi


LO SHOPPING natalizio è alle battuite finali. Già dai primi giorni di dicembre, i commercianti cervesi avevano avviato vendite promozionali per spingere la clientela all’acquisto, superando così la tradizione di iniziare i saldi sempre dopo le festività di dicembre.

E domenica hanno preso il via anche gli arrivi di turisti, seppure con una settimana di ritardo rispetto aalle tradizioni, come hanno notato tutti gli esercenti di Cervia e Milano Marittima. «Una volta, a Natale, in città si lavorava di più», avverte Simone Guidi, titolare della profumeria Guidi di Milano Marittima. Sono proprio le profumerie a subire il maggiore cambiamento nelle scelte degli articoli da regalo: «Quest’anno si preferiscono oggetti piccoli che fanno figura, ma che costano poco», aggiunge Guidi.

La tendenza è confermata anche dallo staff della profumeria Douglas, che sottolinea l’aumento di vendite nel campo dell’oggettistica, a scapito dei profumi: la clientela sta più attenta alla spesa. Rimangono però invariate le abitudini di chi ha redditi medio-alti, come dichiara Barbara Drudi, titolare di ParfumKafè: «La mia clientela più abbiente risente meno di questa crisi, ma ho notato lo stesso il calo di movimento rispetto agli anni passati».

PER QUANTO riguarda l’abbigliamento, Riccardo Carano, titolare di Made & Used a Milano Marittima, fornisce un quadro molto chiaro della situazione: «Rispetto allo scorso Natale si lavora meno, non si nota la solita corsa allo shopping. A livello di località, Milano Marittima pare aver perso molta clientela, e proprio per questo è apprezzabile tutto il lavoro effettuato per attirare persone». Un esempio è costituito dalle opere dell’artista Marco Lodola, esposte lungo le vie del centro grazie alla Pro Loco di Milano Marittima, che ha saputo così offrire un incremento di qualità alla zona. «In questo clima, sono cambiate parecchie carateristiche dello shopping — continua Carano — prima di tutto, è tornato il principio in base al quale il cliente ha sempre ragione: viene trattato con tutte le attenzioni, anche a costo di rimetterci. Ma soprattutto le piccole attività sono sopraffatte dai centri commerciali, che oggi la fanno da padroni».

A perderci maggiormente sembrano essere i negozi di dischi, che non riescono a proporre i prezzi competitivi degli ipermercati. Un po’ di soddisfazione si può trovare nelle librerie. «Quest’anno, l’acquisto di un libro come articolo da regalo è fortemente aumentato — spiega Cristiano Brunelli, titolare della Mondadori di Cervia — anche se le possibilità di spesa si sono ridotte». Molto peggio va il settore audiovisivo: «Cd e dvd costano troppo».a.g.

foto by http://www.flickr.com/photos/nanomondano