Cervia Shopping alla domenica, pace fatta tra sindacati e commercianti Più aperture? 'Basta che siano programmate'
Notizia pubblicata il 11 gennaio 2009
Categoria notizia : Fatti Curiosi
TUTTI d’accordo, anche nella scelta dell’aggettivo utilizzato per definire il documento. «Storico», dicono all’unisono i rappresentanti di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Cisl, parlando dell’accordo firmato a metà del mese scorso (e con efficacia retroattiva per tutto dicembre), che regola la prestazione lavorativa nelle giornate domenicali nel settore del commercio.
A mettere la firma in calce al documento anche Confcommercio e Confesercenti provinciali. Con un unico Comune dissidente, quello di Castrocaro. «Concretamente — spiega Davide Guarini di Fisascat Cisl — le prestazioni domenicali saranno pagate di più. La maggiorazione aggiuntiva passerà dal 30 al 45%, con il patto di ridiscuterla entro novembre». Per ora però i lavoratori possono passare all’incasso, spremendo la busta paga più corposa e, come spiega il segretario di Confesercenti Giancarlo Corzani, «utilizzare questi soldi immettendoli nel circuito economico».
Detto altrimenti: consumando di più. Altre peculiarità dell’accordo, che scadrà nel dicembre 2010 e che coinvolge oltre 1.300 lavoratori nella sola Forlì (si sale a 3.000 addetti considerando la provincia), sono il recupero del concetto di di volontarietà del lavoro domenicale e sopratutto, continua Guarini «la possibilità di concertare con le amministrazioni comunali le domeniche di chiusura». «La nostra necessità primaria — aggiunge Marzia Abbonizio di Filcams Cgil — è quella di sapere in anticipo, e dunque programmare, le giornate di apertura durante i festivi e le domeniche».
Il collega Maurizio Casadei (Uiltucs Uil) evidenzia il fatto che «siamo stati i primi a firmare un accordo di questo tipo in Italia. Ricordiamo comunque agli imprenditori che le domeniche e i giorni festivi sono una cosa diversa». Tutti felici anche in casa delle associazioni di categoria. Per Corzani «non solo i sindacati hanno ritrovato l’unità (Cgil non ha firmato il rinnovo del contratto a livello nazionale), ma anche noi e Confcommercio».
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