Arriva la ‘service tax’, una tassa che fà un bel ‘servizio’ ai comuni

La ‘service tax’ non è una tassa in più, ma è composta dall’Ici (tranne quello per la prima casa abolito nel 2008), l’imposta di registro, l’Irpef su affitti e seconde case e le ipocatastali sulle compravendite. Grazie al federalismo fiscale i comuni potranno beneficiare di queste entrate.

Le cifre non sono ancora stabilite al cento per cento, ma il “Sole 24 ore” ha analizzato le varie ‘voci in capitolo’ che fanno parte della ‘service tax’ e i valori che mostrano nelle diverse città, il risultato? Rimini è all’ottavo posto nazionale e al secondo in Emilia Romagna, con 439,7 euro ad abitante per un gettito complessivo di 61,5 milioni di euro.

Antonella Beltrami, l’assessore al Bilancio, ha fatto due conti: i trasferimenti dello Stato per Rimini ammontano a circa 34milioni, il rimborso per l’Ici ammonta a 11,2 e l’Irpef altri 5,1 milioni, per un totale di circa 50milioni di euro. La Beltrami ha dichiarato: “Il conferimento ai comuni dell’intera partita tasse-casa è la richiesta fatta dall’Anci in questi anni. Vedo che il provvedimento va in questa direzione, anche se solo in parte. L’auspicio è che quanto arriverebbe in più al nostro Comune non sia sottratto in termini di conferimenti statali”. Solo il tempo potrà rispondere a questo quesito!

Nella graduatoria sono al primo posto i comuni più grandi perché hanno un maggiore dinamismo del mercato degli affitti e un maggior aggiornamento delle rendite catastali. Sono ai primi posti anche i comuni del nord Italia visto che incide molto il tasso di evasione, al nord l’entrata è compresa tra i 300 e i 480 euro mentre al sud la cifra si dimezza! Un altro fattore che incide sulla gratuatoria è la posizione geografica, la service tax cresce in una città molto turistica, come per l’appunto, Rimini. Questo è dovuto al gran numero di case per l’affitto e seconde case di vacanza. A Rimini incide in positivo anche il recupero Ici svolto dal Comune in questi anni.