'Dalla corte alla scena' sfilano gli abiti da Oscar. In mostra le creazioni della sartoria Tirelli
Notizia pubblicata il 11 giugno 2009
Categoria notizia : Sagre Feste
L’ABITO non fa il monaco, dicono... Ma qualche volta può fare l’imperatore, la gran dama o il poveraccio. Il cinema, il teatro e tutti le arti visive ci insegnano che la rappresentazione spesso passa attraverso quello che si indossa.
E in Italia ci sono dei veri maestri in questa arte di “vestire i sogni”’, artigiani con la stoffa da Oscar: come i Tirelli, la “firma” della celebre sartoria romana, fondata nel 1964, che ha realizzato i costumi di scena e i guardaroba di grandi allestimenti teatrali e di film premiatissimi. Dal Gattopardo di Visconti al Casanova di Fellini, da Amadeus fino al Codice da Vinci, con ago e filo i sarti della Tirelli hanno saputo dare forma alle visioni di costumisti come Piero Tosi, Ann Roth o Danilo Donati.
IN UN IDEALE viaggio Dalla Corte alla Scena, i costumi della Sartoria Tirelli saranno protagonisti di un’affascinante mostra per la 18ª edizione delle Serate Estensi, le rievocazioni storiche modenesi, promosse dall’assessorato allo sport, quest’anno dedicate appunto a Costume e costumi (Info: 059 2032707). Dal 18 giugno all’11 luglio, nella cornice ottocentesca del teatro Comunale Pavarotti, potremo ammirare alcune perle di una collezione ormai sterminata, che conta la bellezza di 160mila abiti di scena, dall’epoca precristiana fino agli anni Ottanta, e 15mila vestiti originali.
CURATA da Alessandro Lai, con un allestimento evocativo pensato da Elisabetta Barbolini e Augusto Bulgarelli, la mostra presenterà anche gli abiti indossati dalla conturbante Michelle Pfeiffer, la contessa Olenska de L’età dell’innocenza di Martin Scorsese, che valsero l’Oscar alla costumista Gabriella Pescucci, quelli di Nicole Kidman nel melodrammatico Ritorno a Cold Mountain di Minghella, e quelli di Monica Bellucci, baronessa napoleonica in N di Virzì. Ma ci saranno anche i costumi (pure premiatissimi) disegnati da Milena Canonero per Marie Antoinette di Sofia Coppola e, in un ideale inchino alla lirica, l’abito che Maria Callas indossò per La Traviata diretta da Visconti e quello regale di Raina Kabaivanska nel Don Carlo con la firma di Bolognini. Molti costumi sfileranno poi in piazza Grande domenica 28, sulle note delle opere interpretate da Luciano Pavarotti, accanto all’alta moda di Giovanni Cavagna.
LE ‘SERATE estensi’ vestiranno il centro di Modena nelle atmosfere di secoli d’oro, portando in piazza Grande, per esempio, la Musica per reali fuochi d’artificio e giochi d’acqua, con l’Orchestra barocca L’arte dell’Arco (sabato 20), o il Gran ballo Estense (sabato 27), senza dimenticare la fragranza dei sapori popolari, con una mostra e una serata ai Giardini \Ducali, dedicata al pane. Perché è bello “vestire i sogni”, ma qualche volta occorre anche soddisfare l’appetito…
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