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Tanti auguri Cocoricò. Stasera la prima serata Cocodiciotto

Notizia pubblicata il 04 agosto 2007



Categoria notizia : Night Life


La trasgressione? "Cercatela altrove, ormai siamo diventati grandi, siamo più maturi...". Eh sì, è fatto grande il Cocoricò, la discoteca che più di ogni altra, sulla Riviera e in Italia, in questi anni è diventata il locale di tendenza per eccellenza, il club delle follie, delle provocazioni, delle avanguardie sonore.

Si è fatto grande il Cocoricò, e il 18 agosto all'ombra della piramide si festeggeranno i suoi primi 18 anni.

Un traguardo mica da ridere, per un locale che dopo la stagione del ? divertimentificio' (tra la fine degli anni '80 e la metà degli anni '90), quella immortalata da I sabella Santacroce nel suo romanzo d'esordio, Fluo, sembrava dovesse cedere il passo.

E invece il Cocco è ancora lì, sulla cresta dell'onda. A inventare nuove mode e tendenze in pista, unico e irripetibile come le sue notti, che «se te ne perdi una ti sei perso qualcosa». Ancora oggi come allora (era l'estate del 1989), quando il Cocoricò aprì sulla collina di Riccione, diventando da subito un modello, da imitare per alcuni, da evitare accuratamente per altri.
«Ma la strada che vogliamo percorrere è diversa. Perché la trasgressione è ovunque. Perché lo sballo non ci appartiene più, e forse non ci è mai appartenuto. Per tutti questi motivi, il locale cambierà profondamente. Ci sarà un ristorante, ci sarà un nuovo ambiente che intitoleremo ?Casamia', con un letto e tutti gli altri oggetti che compongono una casa. Tutto questo senza rinunciare alla nostra fama di club non convenzionale, provocatore, che sa guardare avanti», annuncia Davide Nicolò. Che, del Cocoricò, non è soltanto uno degli storici pr e consulenti artistici, ma anche il curatore del libro fotografico Frames, realizzato con le immagini di Giampiero Corelli, in vendita nelle librerie e nel locale in edizione limitata (mille copie in tutto).

«Abbiamo scelto di raccontare l'atmosfera, i colori che animano il Cocoricò - spiega Corelli, che oltre a lavorare per Resto del Carlino e Ansa ha curato già diverse mostre - più che i personaggi e i vip che hanno fatto la storia del locale». Che sono, comunque, tantissimi.

E molti torneranno per «Cocodiciotto», la serie di serate volute per festeggiare i 18 anni del locale. Come il Principe Maurice, Claudio Coccoluto, Sven Vath, Mauro Picotto e tutti gli altri deejay e artisti che animeranno gli eventi speciali per il compleanno.

Ci saranno naturalmente anche i dj protagonisti oggi all'ombra della Piramide, come Ralf, Federica Baby doll, Cirillo, e tanti altri. «Avremo anche alcuni ospiti speciali, come Danny Tenaglia: è uno dei dj più affermati nel mondo, suona pochissimo e sceglie scrupolosamente dove. Lo abbiamo preferito a Boy George, che pure avevamo la possibilità di avere». Tenaglia sarà la star del 16 agosto, ma le serate del « Cocodiciotto» partiranno già da questa sera, e proseguiranno fino al 24. Ma la serata più attesa sarà senz'altro quella del 18 agosto (il giorno del compleanno), con una maratona musicale di 18 ore con 18 dj diversi, tra cui Ivan Smagghe.

Artisti ancora forse non molto conosciuti nei locali italiani, ma richiestissimi dai più famosi club in Europa e in America.

Perché il Cocoricò, in tutti questi anni, « ha sempre saputo guardare avanti - spiega Nicoletta Magalotti, meglio conosciuta come NicoNote, performer e dj del Cocoricò - . E' stato il primo locale a fare della techno, quando in Italia si ascoltava ancora l'house . Poi, con il Morphine, è stato il primo a introdurre un genere musicale completamente underground. Ma è stato in questi anni molto più di una discoteca. Ha ospitato spettacoli dal vivo e performance, è stato tra i primi a far esibire personaggi come Enrico Ghezzi, Piero Pelù o Asia Argento come deejay...».

Guardando sempre avanti, appunto, e diventando, secondo le varie classifiche specializzate, uno dei dieci locali più famosi al mondo. E proprio adesso che compie 18 anni, la voglia di cambiare è tanta. «Ma - ripete Nicolò - senza snaturare la nostra identità. Restando quello che siamo: un club capace di innovare, di arrivare prima degli altri. Prendendo quello che c'è di buono della nostra storia. Le altre trasgressioni le lasciamo agli altri».