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Ha il sapore di Spagna la sera del chiostro di Santo Stefano

Notizia pubblicata il 14 giugno 2009



Categoria notizia : Spettacoli


TORNA LA GRANDE MUSICA in un angolo magico di Bologna, pieno di storia e poesia come sono la Basilica di Santo Stefano e il suo duecentesco chiostro che da domani ospiteranno per la sua XXI edizione l’ormai storico festival, appuntamento di rigore per i melomani italiani e stranieri e di grande importanza per lo stesso complesso monastico alla cui tutela è destinato l’intero incasso dei concerti (ingresso singolo 15 euro, 80 l’abbonamento alle sei serate in prevendita ogni giorno alla Basilica dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18).

I primi grandi nomi a esibirsi dalle 21.15 sono il soprano Francesca Micarelli con l’Orchestra 1813 (al suo debutto cittadino) diretta da Massimo Lambertini in «El Amor Brujo» su musiche di Albéniz, Falla, Turina. E proprio La Oraciòn del Torero di quest’ultimo (un felice esempio di come l’autore seppe armonizzare gli stilemi della musica impressionistica con gli elementi popolari andalusi) apre la serata che prosegue con cinque pezzi caratteristici spagnoli (Asturias, Cadice, Maiorca, Còrdoba, Siviglia) di Albéniz per poi sfociare nelle Sette Canzoni di Manuel de Falla interpretate da Francesca Micarelli, trentaduenne romana attesa in stagione a Firenze per la Lucia di Lammermoor, a Verona per La traviata, a Palermo per Le nozze di Figaro e a Berlino per Il ratto del Serraglio.
MASSIMO Lambertini, diplomato in pianoforte a Bologna, è la bacchetta scelta per l’occasione da una delle migliori formazioni cameristiche italiane, l’Orchestra 1813, costituitasi nel 2007 e che richiama nel proprio nome una data fatidica nella storia d’Europa, il 1813, appunto, quando Napoleone venne sconfitto a Lipsia, e videro la luce Kierkegaard, Verdi e Wagner e anche il Teatro sociale di Como, sulle cui rive è nato anche questo progetto d’archi.

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