In mille di notte, a piedi, sulle tracce degli gnomi
Notizia pubblicata il 04 maggio 2009
Categoria notizia : Fatti Curiosi
SI PARTE a piedi, al buio, coi telefonini spenti e niente flash sulle macchine fotografiche. Altrimenti gli gnomi si spaventano e scappano via. Davanti a tutti c’è la guida, che indossa un grande cappello rosso a punta e dirige la torcia qua e là in mezzo ai cespugli, tra gli alberi.
Dietro ci sono i bambini, un mare, che tengono per mano mamma e papà, scrutando le tenebre alla ricerca di qualche folletto: «Ne ho visto uno, è laggiù; presto babbo, fagli la foto!». Non è facile, ma ci provano in tanti. Un migliaio, tanti quanti sono i viandanti notturni che di sabato sera si arrampicano lungo il Sentiero degli Gnomi a Bagno di Romagna, alla ricerca di un’emozione nuova da regalare ai pargoli, o di un posto inedito dove poter abbracciare la fidanzata e guardare le stelle cullati dal fruscio del torrente.
Mille persone che camminano in mezzo a minuscole casette, a statue, a utensili da lavoro abbandonati sul ciglio del sentiero. Ma non si è soli. Gli gnomi e le fate ci sono, eccome. Compaiono a tratti, ridendo, salutando i bambini o raccontando favole. Fino in cima, alla radura dove ci si ferma ad aspettare Gnomo Mentino. Prima di lui però arriva la pioggia, che interrompe la festa nei minuti finali. E gli gnomi si sa, quando piove tornano a casa.
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