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Bologna 'Senti chi legge': al Cavazza autori in campo per il sociale

Notizia pubblicata il 22 settembre 2009



Categoria notizia : Eventi


Saranno il suono e il senso delle parole i protagonisti degli incontri che iniziano questa sera all’Istituto Cavazza di via Castiglione. Incontri con scrittori che vivono e lavorano a Bologna e che leggeranno e commenteranno pagine tratte dai propri romanzi, in un ciclo di serate ad ingresso gratuito che proseguiranno fino al primo dicembre. Nel salone Paolo Bentivoglio dell’istituto che si occupa da più di un secolo di formazione e accessibilità di tutti gli aspetti della vita per le persone non vedenti si alterneranno nell’ordine: Loriano Macchiavelli, Marcello Fois, Milena Magnani mentre l’ultimo incontro, quello con Emidio Clementi si terrà alla libreria Melbookstore.

La rassegna si chiama significativamente “Senti chi legge” ed è organizzata oltre che dal Cavazza e dalla libreria di via Rizzoli anche dall’associazione Zerogikappa che si occupa di promozione sociale dell’arte. Una triade di promotori cui aggiungere anche Radio Oltre, l’emittente w�eb dell’istituto che permetterà di sentire tutti gli incontri on-line.
Per Macchiavelli che questa sera aprirà la rassegna non è certo un debutto. Lo scrittore che ha creato l’ispettore Sarti Antonio ha già letto al Cavazza l’anno scorso durante la rassegna Ad alta voce assieme ad altri lettori d’eccezione,scrittori e giornalisti. L’ultimo romanzo dell’autore bolognese si intitola “Delitti di gente qualunque” in cui il protagonista sarà ancora il malinconico e anticonformista poliziotto che si muove questa volta tra quattro ville storiche della città. Se Macchiavelli e Clementi ambientano gran parte delle loro storie tra Bologna e dintorni Fois e Magnani attraversano e danno voce ad altri territori e ad altre esperienze, dalla Sardegna ai campi rom che sorgono nelle periferie delle città italiane.
Gli incontri sono ovviamente aperti a tutti ma con la caratteristica speciale di ascoltare assieme a chi non vede ed affida agli altri sensi la conoscenza del mondo. A questo punta anche Radio Oltre che, come è scritto sul sito ���.radiooltre.it, è consapevole di essere “un’esperienza di nicchia” ma “che non vuole rinchiudersi in una sorta di ghetto tale da farci diventare la radio dei ciechi e del loro condominio”