Giulio ANdreotti alla Presentazione della mostra sulla Resistenza
Notizia pubblicata il 23 agosto 2007
Categoria notizia : Musica
Rimini. " Ho 82 anni e spero di tornare al Meeting dell'anno prossimo: sarò particolarmente contento. per me il meeting è una sorta di certificato di vita". E' stato ironico come sempre il Senatore a vita Giulio Andreotti che ha preso parte alla presentazione della mostra storica "Testimoni della verità nell'Italia in guerra".
«Venire qui è il mio certificato di vita»
Un'iniziativa che, come ha spiegato uno dei curatori Emilio Bonicelli, «vuol far conoscere il contributo originale dei cattolici durante la Resistenza».Accolto alla sua entrata in salone da tanti applausi, in giro per la Fiera a bordo di una macchina elettrica, "zio Giulio" ha ottenuto come sempre una accoglienza affettuosa da parte dei partecipanti al Meeting di Cl.
Nel suo intervento Andreotti ha parlato di « fatto coraggioso» rispetto ad una mostra «che serve a noi vecchi ed anche, per ricordare quello che è successo, ai giovani».E, nel corso di una conferenza stampa, Andreotti, non ha mancato di affrontare i temi dell'agenda politica.
Ecco alcune "pillole". Quale futuro per il Partito Democratico? «Mi dispiace ma da quando, a mio avviso sbagliando, hanno soppresso la Dc, io non mi occupo più di partiti».
Perché permane un certo anticlerismo? «Qualcuno è restato ai tempi dello Stato pontificio e magari, come Boselli, perde il sonno preoccupato per la scuola cattolica. Certa faziosità fa male. Alcuni dovrebbero fare una cura a Chianciano per essere un po' più sereni nelle loro valutazioni».
E rispondendo al sottosegretario all'Economia Paolo Cento che ha chiesto di togliere i benefici fiscali alla Chiesa il senatore Andreotti ha precisato: »La Chiesa non è una azienda. E' quindi logico non considerarla come soggetto passivo per il fisco».