Sellani-Rea: due generazioni Jazz faccia a faccia
Notizia pubblicata il 27 febbraio 2008
Categoria notizia : Eventi
LASCIANDOSI alle spalle il piano stride, due generazioni si confrontano tra note sublimi. Note che lanciano ed espandono le sensazioni oltre il mondo normalmente percepibile. Danilo Rea, un artista che miscela elementi del jazz con sapori bachiani, per passare poi all'opera di Bizet ("Carmen"), il tutto costruito con eloquenza fantasiosa, al filtro di scelte raffinate su pezzi della tradizione italiana (De Andrè), incrocia Renato Sellani, maestro dal lirismo lieve che sfiora il mito, virtuosamente legato agli echi del passato nobile dell'afroamericana.
Non sara un "duel" quello di stasera alle 22 in Cantina Bentivoglio a Bologna (via Mascarella 4/b), ma una memorabile integrazione di spiriti affini - Rea é più giovane di quarant'anni -, ma sono profondamente legati anche dal punto di vista umano, tanto che Sellani é il padrino dell' ultimo figlio del pianista vicentino. Tutti fattori che annullano le disanalogie di linguaggio, che diventano, piuttosto, stimolo per una ricerca di nuove sonorità , di rivisitazioni fresche. Di un bouquet di note ripescato dalla migliore tradizione degli standard, come di melodie che appartengono alla canzone italiana d' autore.
SFOGLIANDO FRA I NOMI che hanno accompagnato il cammino di Danilo Rea, per più di dieci anni
pianista di fiducia di Mina, Claudio Baglioni e Adriano Celentano, ci s'imbatte in una parata di giganti del be bop. Pianismo asciutto, sottile, eppure colmo di umori, invece, quello di Renato Sellani, partner di Gerry Mulligan, Ginger Rogers e Sarah Vaughan, ma anche di Mina e Fred Bongusto.
(foto by Iguana Jo)