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'Si fa per gioco, ma non si sa mai...' In trecento alle selezioni per il ‘Grande Fratello 9’ a caccia di notorietà

Notizia pubblicata il 01 dicembre 2008



Categoria notizia : Spettacoli


NONOSTANTE sia arrivato alla nona edizione, il Grande Fratello continua a smuovere sogni e speranze di molti. In trecento circa si sono presentati ieri pomeriggio al Centro Navile, in via Cristoforo Colombo 1, per le selezioni del longevo programma televisivo.

Schiacciante superiorità numerica del sesso maschile, sopratutto molto giovani e con divisa d’ordinanza: piumino nero lucido, jeans chiaro aderente, scarponcino Timberland fresco di negozio, occhiale a specchio nonostante sia buio pesto e faccia bruciata dalle lampade abbronzanti. I paninari sono tornati.

Per Mario, studente di 18 anni: «È un bluff, hanno già deciso chi prendere, io sono uno sveglio». Convinto ma non del tutto visto che è in fila da mezzogiorno: «Eh, magari non è finto e ci entro». Molti sono venuti la mattina presto per prendere un numero che darà la possibilità di mettersi finalmente alla prova davanti alle telecamere. Ore di attesa al freddo per un minuto di provino, ne vale la pena? «Si fa per gioco, sarebbe bellissimo!» racconta Carla, 24 anni impiegata: «Un mese fa mi sono lasciata col mio ragazzo dopo otto anni di convivenza. Ho voglia, e bisogno, di conoscere gente nuova e fare esperienze diverse».
NELLO ZAINO di Gigi si intravede un video-corso per diventare leader e migliorare la propria sicurezza: «Credo di avere il carattere giusto per entrare nella casa e poi non sono un ignorante come gli altri, sono preparato. Ma cos’è il Carlino?». Anche le donne appaiono molto simili: tacchi vertiginosi, pantaloni di una taglia in meno, fondotinta in quantità industriale e sopracciglia rigorosamente tatuate ad ala di gabbiano come Mary, 37 anni appena compiuti: «È il mio compleanno, non sarebbe male come regalo. Sono un’imprenditrice della carne e mi piacciono le sfide. Col mio baracchino ho venduto panini ovunque. Credo di potercela fare».

Diverse le motivazioni per Marco, venuto appositamente da Ortona: «L’ho fatto più che altro per conoscere persone nuove, è una gita un po’ diversa. In fila ci si annoia e si è più disponibili al dialogo». La ragazza vicino conferma sorridendo mentre lui continua: «Io poi vengo da un paese che ha dato i natali a Rocco Siffredi e per superarlo in notorietà devo darmi da fare, la fortuna è cieca e non guarda ai centimetri».

foto by http://www.flickr.com/photos/marianoluchini