Valmarecchia. Rimini apre ai secessionisti: 'Al voto nel 2009'
Notizia pubblicata il 22 luglio 2008
Categoria notizia : Fatti Curiosi
OBIETTIVO dei sette comuni «secessionisti» della Valmarecchia pesarese che hanno scelto la Romagna: partecipare al voto per la Provincia di Rimini nella primavera 2009. Tra meno di un anno.
Un tempo da finale olimpica dei 100 metri piani per l'italica burocrazia. Anche per questo, su richiesta di Tiziano Arlotti (Partito democratico) la prima commissione consiliare ha votato ieri la richiesta, da girare al governo, di accelerare i tempi per il varo della legge che sancisca il voto popolare, nel referendum del dicembre 2006 (84% di «sì» al passaggio).
Due gli elementi che potrebbero rallentare l'iter: l'inserimento nel disegno di legge di Sassofeltro e Montecopiolo dove il «sì» al distacco dalle Marche ha vinto in due altri referendum organizzati il 24 giugno 2007. E qui, a differenza che per l'Alta Valmarecchia, mancano ancora i pareri di Ancona e Bologna. Nonchè il rischio che l'intera vicenda sia incorporata in tematiche più ampie quali il federalismo fiscale e le città metropolitane. A fare presente la propria preoccupazione tra gli altri il sindaco di Sant'Agata Goffredo Polidori: «Non voglio fare la guerra a nessuno ma é bene si parta senza aspettare gli altri Comuni». Alle ultime elezioni politiche l'alta valle ha sterzato a destra. Anche contando sulle promesse di concludere l'iter. Il voto della commissione presieduta dall'azzurro Antonio Barboni é stato unanime.
Anche se qualcuno, come Giuliana Moretti, Forza Italia - Pdl, pur votando «sì», si mostra critico: « Commissione inutile quella voluta da Arlotti, solo una perdita di tempo e denaro». Ci sono due proposte di legge, alla Camera dell'on. Sergio Pizzolante (FI), al Senato dell'on. Filippo Berselli (An). Il ministro Maroni si é impegnato a portare il disegno di legge in parlamento dopo la sospensione estiva dei lavori.
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