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La scure della Gelmini abbatterà  tre scuole. Allarme della Cgil. Gli studenti pronti a occupare

Notizia pubblicata il 24 ottobre 2008



Categoria notizia : Fatti Curiosi


A RISCHIO non ci sono solo centinaia di cattedre , ma anche le scuole del Riminese. àˆ l'«effetto Gelmini» che potrebbe mandare in pensione diversi istituti superiori (e non solo) a Rimini.

Tre in particolare sono le scuole che, sulla carta, rischiano la chiusura nel 2009: l'istituto alberghiero Savioli e quello artistico Fellini di Riccione, e soprattutto l'istituto comprensivo di Mondaino. Nessuna delle tre raggiunge i 500 studenti, limite minimo stabilito dal decreto per la sopravvivenza delle scuole.

«IN PRATICA — attacca Lorenzo Vozella, responsabile Cgil per la scuola — in Valconca r ischiano di scomparire quasi tutte le scuole elementari e materne. E poi le famiglie di Mondaino, Saludecio, Montegridolfo, dove manderanno i loro figli a scuola? A Cattolica?». Un pericolo assolutamente reale, secondo la Cgil, e ribadito mercoledì sera nell'assemblea cittadina tenutasi in Provincia, a cui hanno preso parte un centinaio di persone tra insegnanti, presidi e studenti. Ma proprio dall'ente di corso d'Augusto, che ieri mattina ha ospitato la conferenza con gli amministratori di tutti i Comuni, i dirigenti scolastici, il nuovo provveditore Giancarlo Mori, arrivano le rassicurazioni del vice presidente Maurizio Taormina. « Faremo di tutto per contrastare la chiusura delle scuole. E poi é tutto da dimostrare che non abbiamo i numeri per mantenere in vita alcuni istituti. A Rimini in media c'é un dirigente scolastico per ogni 855 alunni: siamo ben oltre il rapporto di 1 a 500 fissato dalla Gelmini. In ogni caso manterremo tutti i plessi scolastici esistenti, e questo a costo di arrivare a un contenzioso con lo Stato». Il braccio di ferro, a dire il vero, é già  iniziato. La Regione Emilia Romagna ieri ha annunciato di voler presentare contro il decreto Gelmini ricorso alla Corte costituzionale. E Rimini, fa sapere Taormina, «ha immediatamente aderito».
MA LE PREOCCUPAZIONI restano. Per gli insegnanti («soltanto nel Riminese saranno tagliati 268 posti e 170 supplenze annuali, e altri 24 insegnanti finiranno in sovrannumero», ricorda ancora Vozella) e per gli studenti. Alcuni, hanno preso parte mercoledì sera all'assemblea della Cgil in rappresentanza delle loro scuole. E alla riunione hanno annunciato iniziative simili a quelle già  in corso in altre città  italiane. Già  tra qualche giorno potrebbero cominciare le prime forme di autogestione e occupazione in alcuni istituti. Non prima di aver tenuto un'assemblea informativa, che dovrebbe essere propedeutica alle azioni di protesta organizzate dagli studenti riminesi. E tra loro si annuncia un'adesione di massa allo sciopero del 30 ottobre. In pratica quel giorno quasi tutte le scuole dovrebbero rimanere deserte, e alcuni ragazzi riminesi hanno già  fatto sapere ai sindacati di voler partecipare, quel giorno, alla manifestazione che si terrà  a Roma.