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Sotto osservazione le aule in Emilia-Romagna e altre cinque regioni Inquinate anche Gli studenti di Rimini in classe respirano le polveri sottili
Notizia pubblicata il 17 marzo 2010
Categoria notizia : Cultura
Che facciano orecchie da mercante ai professori o mandino messaggini col cellulare invece di seguire la lezione, magari che pensino al “fughino” per andare sui colli. Tutto insomma si può sospettare su cosa fanno i figli quando vanno a scuola, ma alzi la mano chi immaginava che inalassero veleni a causa dell’inquinamento atmosferico.
E invece Pm10 e formaldeide mettono a rischio la salute degli studenti durante le lezioni. Nelle aule, infatti, è peggio che in strada per inquinamento da polveri sottili ma anche della formaldeide (un gas emesso dagli arredi interni) con rischi di asma e allergie. Questo l’allarme lanciato dallo studio “Qualità dell’aria nelle scuole, un dovere di tutti, un diritto dei bambini”, promosso dal ministero dell’Ambiente in collaborazione con il Rec, il Regional Environmetal Center di Budapest e presentato in occasione della Quinta conferenza ministeriale ambiente e salute tenutosi a Parma la scorsa settimana.
In particolare 13 le scuole italiane osservate in Emilia- Romagna e in altre cinque regioni (Piemonte, Lombardia, Lazio, Sicilia e Sardegna) e circa 1.000 gli alunni coinvolti (tra gli 8 e gli 11 anni). La fotografia scattata è quella di edifici scolastici piuttosto anziani, che hanno subito ristrutturazioni in cui spesso sono stati usati materiali contenenti composti tossici come la formaldeide che, ad esempio, in alcune scuole monitorate è presente con concentrazioni circa 6 volte superiori a quelle esterne. Altro nemico presente in classe è il Pm10: i valori sono sempre superiori all’interno della scuola per l’accumular si delle polveri sottili esterne derivanti dal traffico a quelle generate all’interno, come il gesso delle lavagne.
Lo studio ha poi analizzato la salute dei bambini: la tosse frequente è stata riscontrata in percentuale maggiore tra i bambini delle scuole dell’Emilia Romagna e del Lazio. Per i bambini i dati più recenti mostrano un aumento delle malattie allergiche e dell’asma e la rilevazione compiuta nelle 13 scuole riflette questa tendenza: il 27,6% degli alunni esaminati soffre infatti di rinite, il 21,9% di tosse, il 19,9% di allergie, il 10,4% di asma.