Una scultura gigante per Pomodoro Il mare come viaggio nella memoria.L’artista pesarese all’opera in uno degli hotel più lussuosi di Capri
Notizia pubblicata il 25 giugno 2009
Categoria notizia : Eventi
INCURIOSISCE l’ultima opera di Arnaldo Pomodoro. Perché lui, ormai milanese d’adozione, ricorda nella sua ultima fatica il mare con i suoi fondali. Riminiscenze di una gioventù pesarese con tuffi al Moletto, oppure lo stupore che suscita il mare di Capri?
Perché è a Capri, precisamente al Palace Hotel di Anacapri di Tonino Cacace, che l’artista 83enne ha posizionato una scultura che corre per 37 metri lungo tutto il corridoio dell’albergo; con lo sguardo che volge sia verso il mare sia, attraverso degli oblò, alla piscina interna.
«E’ stata durissima e c’è voluto tanto tempo per convincere Arnaldo Pomodoro ad eseguire quest’opera — racconta Tonino Cacace —. Da tempo volevo conoscere questo artista. Poi, attraverso Leonardo Della Chiara e altri amici comuni, sono riuscito a contattarlo ed è stato un incontro felice, anche perché da tanti anni sono un suo grandissimo estimatore.
Avevo già due sue opere nella mia collezione, una Sfera e un Disco e avevo anche seguito il progetto per il cimitero di Urbino, un’idea che mi aveva affascinato, ma che purtroppo non si è realizzata. E’ nato così un feeling tra me e Pomodoro per cui siamo partiti con questa realizzazione. La cosa che più mi ha stupefatto? La sua grande vitalità perché ha svolto in hotel diversi sopralluoghi, prima di dire sì. Partiva da Milano all’alba e ripartiva per Milano la sera».
IN QUESTO hotel, uno dei più lussuosi di Capri e della costa Amalfitana, Tonino Cacace ha un museo: all’interno, oltre alle opere di Pomodoro, sono conservati lavori di De Chirico e Schifani oltre a grandi firme dell’arte moderna americana. «Devo dire la verità — continua l’albergatore campano —, il collezionare opere d’arte mi piace e piace ai miei ospiti: nei giorni scorsi ho avuto tre tra i maggiori collezionisti degli Stati Uniti, tra cui l’ex direttrice del Guggenheim di New York.
E devo dire che si sono trattenuti dei giorni in più rispetto alle previsioni anche perché l’ambiente, anche culturale, è piaciuto tantissimo». Arnaldo Pomodoro commenta: «Cacace è stato bravissimo e ha ascoltato i miei suggerimenti. Alla fine è uscita questa scultura nuova, differente, adatta per quel camminamento e per me quei richiami al mare sono stati un viaggio nella memoria».m. g.
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