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La scultura? Costruiamola con le banconote

Notizia pubblicata il 20 marzo 2008



Categoria notizia : Cultura


UNA SCULTURA che verrà  interamente realizzata con banconote da 50 euro, messe a disposizione dai sottoscrittori che vorranno partecipare all'opera degli autori e - se capiterà  il caso fortunato - agli utili che ne deriveranno: il 5 aprile nello spazio Gam di MAMbo, Stefano Arienti e Cesare Pietroiusti cominceranno "in diretta" la costruzione della loro opera dal titolo "Disponibilità  della cosa", che sarà  poi esposta dal giorno seguente al 29 giugno nell'ambito della mostra "Regali e regole.Prendere, dare, sbirciare nel museo".

I due artisti inizieranno il loro lavoro alle 17, proprio in occasione della vernice dell'esposizione. E lo sviluppo dell'iniziativa dipenderà  anche dall'entità  dei fogli da 50 euro che verranno raccolti. Per ogni banconota consegnata i sottoscrittori riceveranno un regolare contratto di sottoscrizione autenticato dai due artisti. Ai sottoscrittori verrà  destinata metà  del plusvalore realizzato, oltre al valore della sottoscrizione.

Oggi i due artisti - Arienti é nato nel 1961 ad Asola, Mantova; Pietroiusti é nato a Roma nel 1955 - saranno presenti alle ore 18, nella sede di MAMbo, al convegno "Arte denaro affari". Sarà  l'occasione per un primo contatto con il loro progetto e per una discussione su questa insolita forma di mutua asssistenza applicata all'arte contemporanea.

ALL'INCONTRO odierno interverranno anche il direttore di MAMbo Gianfranco Maraniello, l'avvocato Paolo Bergmann, il semiologo Federico Montanari, il giurista Alberto Musso, docente di diritto commerciale, Catterina Seia, responsabile del progetto Unicredit e l'arte, e Antonello Eugenio Scorcu, professore ordinario di politica economica nella nostra università . L'arte contemporanea, per il suo stesso essere profondamente calata nella realtà  in cui vive, riflette gli aspetti più diversi, dai valori spiriturali a quelli economici.

L'iniziativa che viene presentata oggi si fonda sul principio di una partecipazione impegnativa, concreta, che fa del pubblico un "coautore", un coprotagonista, accanto agli artisti che firmano il lavoro. In tal mondo si promuove una comprensione più profonda della produzione del nostro tempo e la si libera dalla sensazione di estraneità  che molti provano nei suoi confronti.
(foto by http://www.flickr.com/photos/inequity)