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Cervia Tante vendite promozionali per invogliare agli acquisti. Negozianti preoccupati: la corsa ai regali è in ritardo

Notizia pubblicata il 16 dicembre 2008



Categoria notizia : Eventi


LA CRISI economica si sta facendo molto pesante, specie nel settore del commercio, in questo periodo pre-natalizio. Nelle vetrine di diversi negozi di Milano Marittima, comprese alcune prestigiose boutique, sono comparse, già dalla settimana scorsa, scritte che annunciano vendite promozionali con sconti del 50 per cento, cosa mai successa prima delle festività di Natale.

Va precisato che la stagione dei saldi, per legge, in Emilia Romagna è stata comunque anticipata questa volta al 3 gennaio.
I NEGOZIANTI sono molto preoccupati, anche se l’ultimo weekend ha riservato qualche soddisfazione. «La gente non acquista — spiega Jole Braccalenti, titolare della pelletteria ‘Cobra’ di Cervia — perché non ha i soldi e chi li ha fa molta attenzione prima di comprare. La corsa ai regali di Natale non è ancora iniziata, ammesso che cominci, ma ormai mancano pochi giorni e quello che è perso non si recupera più».

Dello stesso parere è Simona Guidi della Profumeria ‘Guidi’ di Milano Marittima. «Abbiamo un outlet con prezzi promozionali — informa la commerciante — e molti oggetti sono super scontati ma le vendite non ci sono». Molti si lamentano della scarsità di passaggio, in qualche modo influenzato dal cattivo tempo di questi giorni. Giovanni Camprini, proprietario di negozi di articoli sportivi a Cervia e Milano Marittima, non dipinge una situazione migliore.

«Abbiamo iniziato con una vendita promozionale per vedere se cambiano le cose. In questo periodo di difficoltà dobbiamo accontentarci e quindi abbiamo scelto di andare incontro alla clientela anticipando gli sconti. Nel ponte dell’8 dicembre a Cervia c’è stato movimento grazie al tempo clemente ed alle bancarelle che hanno attirato un po’ di gente, per lo più del posto, ma non ci sono state vendite nei negozi, a Milano Marittima addirittura non c’è stato passeggio. Comunque non c’è niente di nuovo perché il commercio, specie per il settore dell’abbigliamento, è in crisi già da almeno quattro o cinque anni. Siamo schiacciati dalla stagione corta, dalle ingenti spese e penalizzati dagli studi di settore. Ora non possiamo fare altro che aspettare e vedere come impostare il commercio nel futuro».

IL PRESIDENTE della Confesercenti, Celso Lombardini, ha ancora qualche speranza. «Anche il commercio — puntualizza — sta soffrendo per la situazione generale. Le vendite stanno procedendo col rallentatore ma il periodo degli acquisti è cominciato da poco ed il Natale è la festa tradizionale alla quale non si rinuncia e quindi speriamo di mantenere almeno i livelli di vendita degli scorsi anni». Ma sempre più gente fatica ad arrivare alla fine del mese.

«Questi sono momenti — aggiunge Riccardo Rossi, presidente del sindacato abbigliamento Ascom — in cui è bene tenere piantate le radici per rimanere sul mercato e non farsi prendere dalla frenesia delle svendite. I clienti sanno benissimo dove ci si può fidare e non credono più agli sconti del 50 per cento, ai saldi, che non fanno altro che creare smarrimento in un periodo difficilissimo che richiederebbe invece assoluta chiarezza. Quanti praticano sconti anzitempo o hanno bisogno di liquidità perché non riescono a ‘fare il giro’ oppure bleffano per liberarsi delle rimanenze. In questi momenti bisogna puntare maggiormente sulla serietà e sul rispetto del cliente».

foto by http://www.flickr.com/photos/skuper