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Meno 20%: Ipercoop di Pesaro presa d’assalto. Gente in fila all'apertura. In poche ore oltre 400 scontrini solo all’hi-fi. Tanti anche al mercato

Notizia pubblicata il 15 dicembre 2008



Categoria notizia : Fatti Curiosi


L’«ASSALTO» viene lanciato intorno alle 9 di ieri mattina. Lo testimonia una guardia del servizio interno di vigilanza: «Alle 9 — dice — qui praticamente non si entrava e non si usciva». Qui è Ipercoop Pesaro, settore prodotti hi-fi e simili.

A due settimane dal Natale, il motivo è semplice: la possibilità di usufruire del 20% di sconto sui prodotti non alimentari a scelta (tra articoli multimedia, elettrodomestici, hobby, tempo libero e giocattoli) riservato ai soci Ipercoop. E’ la seconda domenica in cui si svolge l’iniziativa, e anche domenica scorsa l’afflusso è stato analogo.
L’AFFLUENZA record di ieri è anche legata allo shopping natalizio. E soprattutto al fatto che chi arrivava tardi, poteva non trovare il prodotto che cercava. Anche se al 20% in meno, ogni cliente poteva comprare un solo articolo. Inevitabile, quindi per la cassa, con quel tipo di affluenza, usare il numerino, come si fa al banco alimentari. «Ho aperto alle 8,30 — dice una delle dipendenti della cassa del settore hi-fi — e il numero era già salito a 23. Ora (erano le 11,30) siamo arrivati a 395». Ovviamente, tra gli acquirenti ieri non c’erano solo soci Ipercoop. Dice Giovanna Totaro, manager Ipercoop responsabile di Organizzione e Servizio: «La gente è venuta presto perchè i clienti avevano paura di non trovare il prodotto giusto. Vedere tanta folla è un segno della crisi in atto: offriamo ai soci uno sconto del 20%, e se i soldi sono contati e uno il regalo deve farlo lo stesso, chiaro che conviene...».
E A PROPOSITO di sconti, folla anche al mercato, che ieri approfittava della giornata assolata e del clima mite. Il fatto è che non proprio tutti compravano. Gli ambulanti infatti sono divisi, quando si chiede loro com’è andata la domenica, dal punto di vista degli incassi. C’è chi spera che l’effetto «boom» della nuova «Stradomenica» (quella che ha preso il posto del vecchio primo giovedì del mese) si ripeta anche per la prossima, il 21 dicembre, visto che quella di ieri era la anticipazione della domenica natalizia. Dice una ambulante, Luciana Santini, di Montemaggiore, che vende portafogli, cinture e pelletteria varia: «Aspettiamo domenica prossima, perchè questa non mi è piaciuta. Gente molta, ma in parecchi hanno solo passeggiato. Di certo la prima Stradomenica è andata bene. Gli sconti? Io da 4 o 5 anni faccio gli stessi prezzi: non basta, come sconto?».

«Qui a forza di lavorare anche la domenica — dicono dal banco Micheli, calzature, da Urbino — alla fine si rischia di lavorare troppo, ma i clienti sono sempre quelli. Dico solo che se si dà la licenza anche a chi non parla italiano, ci rimette tutto il settore, a livello di qualificazione. Per fare questo mestiere ci vuole la scuola: io ho la scuola dei miei genitori... Comuque, oggi è andata bene...»

Idem per Massimo Rondini, fanese, (vende prodotti per la casa): «Oggi una domenica positiva. Sulla Stradomenica posso dire solo bene: vengono clienti anche da fuori, Senigallia, Cattolica, Rimini: e qualcuno mi ha detto che era contento di venire la domenica, perché il martedì o il giovedì non poteva». Meno entusiasmo al banco della famiglia Castaldo, biancheria, gestito da padre e figlio: «Una giornata da incassi normali». Tutti sono comunque d’accordo sul fatto che rispetto al martedì la clientela è diversa. E dopo le feste, e la prossima Stradomenica (in programma il 21), preparatevi a vedere la Befana tra le bancarelle: neanche il prossimo martedì 6 gennaio, infatti il mercato... salterà. ale.maz.

foto by http://www.flickr.com/photos/loungerie